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21-Jun-19 · Educazione del bambino

Giocattoli, come scegliere quelli più adatti ad ogni età

Con la crescita, cambiano i bisogni del piccolo e anche i giochi maggiormente indicati. Scopri i giocattoli migliori per ogni fase della crescita!

I negozi di giocattoli sotto Natale:  impareggiabili luoghi di perdizione! Se è pericolosissimo (per le nostre tasche)  introdurvi un bambino, anche per gli adulti il richiamo di un’intera parete di Barbie o di otto corsie di macchinine resta irresistibile. Ma in tanta abbondanza, quale giocattolo scegliere per un figlio o un nipotino? Come orientarsi tra tante allettanti proposte che occhieggiano dagli scaffali? Per evitare che il nostro regalo, magari pure costoso, venga relegato in un angolo dopo i primi cinque minuti, è importante avere qualche basilare nozione di psicologia infantile.

Il primo anno: scopre il mondo con i sensi

I bambini di pochi mesi non chiedono regali e non sono neanche consapevoli di riceverne, ma per il primo Natale del loro bimbo mamma e papà comprerebbero anche la luna! A un bambino molto piccolo basta davvero poco: a tre mesi il regalo più utile che possiamo fargli è un bel tappeto  alto e morbido dove, disteso, può già muoversi in modo rotatorio e può vedere tutto l’ambiente, a differenza di quando viene tenuto nella carrozzina. Non sa ancora afferrare gli oggetti ma è utile appendere al soffitto o sulla culla delle figure o le note giostrine, con l’accortezza di posizionarle non proprio sopra di lui ma un po’ più in avanti; questi oggetti stimolano lo sviluppo della messa a fuoco, il senso cromatico e la coordinazione occhio-mano.

Dai 3 ai 6 mesi il bimbo riesce ad afferrare gli oggetti; i giochi più utili sono anelli per la dentizione, campanelli, sonagli,  palle di gomma che dovrebbero avere protuberanze o rientranze per offrire sensazioni tattili diverse e per non scivolare via. Il piccolo cercherà di portarli alla bocca quindi dovranno essere particolarmente sicuri e puliti. Dai 6 ai 9 mesi le manine diventano sempre più capaci di manipolare gli oggetti; palle di diversa misura e consistenza restano un ottimo materiale di gioco, a cui aggiungere gli anelli da infilare su un supporto, o le scatole forate dove infilare palline o cubi, o grossi cubi di gommapiuma su cui arrampicarsi. Il gioco più adatto a questo periodo è decisamente economico: un cesto con tanti oggetti di recupero di materiale, forma e dimensioni diversi, per stimolare al massimo le capacità sensoriali del bambino. Tubi di gomma, grossi anelli da tenda, pigne, grossi tappi di sughero compatto sono solo alcuni esempi; certo occorrerà qualche attenzione in più, a cominciare da una accurata sterilizzazione a freddo degli oggetti, ma il vantaggio sul piano dello sviluppo del bambino non ha rivali.

Alla conquista dello spazio!

Dai 9 ai 12 mesi il movimento si fa sempre più raffinato e il bimbo gattona, si alza in piedi, muove i primi passi. Oltre ai contenitori in cui infilare palline, cilindretti, figure, sono adatti i carrelli da spingere a cui il bimbo si aggrappa  e tutti i giocattoli da trainare, come i trenini. La classica palla torna con una funzione diversa: non è l’oggetto da esplorare con la bocca e le manine, ma è quella cosa che può rotolare via e che si può rincorrere e lanciare; anche macchinine a camion stimolano il piccolo a spostarsi nello spazio per recuperarli. Possiamo regalare al bimbo i primi libricini: in materiale resistente a atossico, con immagini semplici e colorate di oggetti quotidiani; libri che suonano piccole melodie o che presentano inserti sensoriali per stimolare il tatto.

Nel secondo anno di vita la prensione della mano si perfeziona  e si moltiplicano le possibilità di gioco: cubi grandi e piccoli per costruire torri, puzzle o incastri di legno semplici, matitoni colorati per il disegno, colori a dita,  tutte le attività dell’infilare, tamburelli da battere. I libri più adatti sono robusti, illustrano azioni familiari e sono accompagnati da poche semplici frasi.  Dopo i 18 mesi il bimbo è capace di attività simbolica, ossia del “far finta di”; è allora il momento per cominciare ad offrirgli le bambole, con cui inizialmente organizzerà giochi molto semplici.

“Facciamo che io ero il dottore…”

Tra i due e i tre anni compare il gioco sociodrammatico, in cui i bimbi si distribuiscono i ruoli e i compiti :“Facciamo che io ero la mamma e tu il bambino…”. Ora sono indicati tutti gli accessori per le bambole che mimano le attività quotidiane, o i set di pentoline, i kit del dottore, le cucinette, le riproduzioni dei negozi come il fruttivendolo o la parrucchiera, i burattini, gli animali di peluche, gli strumenti musicali. I libri più graditi sono storie di bambini o animali e quelli che hanno caselle da sollevare per scoprire cosa c’è sotto. I tricicli sono il gioco ideale da utilizzare all’aperto.

A 4-5 anni  il bambino ha già mostrato chiaramente i suoi interessi e le sue attitudini ed è più facile scegliere un regalo che corrisponda ai suoi gusti. In generale comunque in questa fascia di età si perfeziona il gioco simbolico e  di ruolo ; si possono regalare anche materiali creativi come forbici, colla,  creta, acquerelli e tempere, costruzioni e tutti i giochi che prevedono incastri o elementi da combinare. Per il movimento all’aperto sono adatti biciclette e monopattini, mentre per i i più tranquilli giochi da tavola possiamo regalare Memory o Domino che stimolano le sua capacità cognitive. I libri di racconti e di fiabe letti dagli adulti sono un ottimo stimolo per avvicinare il bambino alla lettura e alla scrittura: accorgersi che la sua storia preferita è scritta con quei magici segni sulla pagina lo renderà curioso e desideroso di imparare.

Dopo la scuola, movimento&tecnologia

Per i bambini della scuola primaria, dopo tante ore fermi al banco è particolarmente importante potersi muovere all’aperto: sono allora molto indicati regali come biciclette, skateboard, racchettoni, canestri e tutto ciò che ha a che fare con attività sportive. Del resto a questa età molti bambini hanno attività od hobbies preferiti che è opportuno assecondare anche nei regali.

E i videogiochi? Affascinano i bambini tanto quanto preoccupano i genitori, dubbiosi sull’utilità di stare ore appiccicati alla playstation o sul contenuto pericoloso di alcuni giochi. Nel mondo dell’elettronica e delle tecnologie i bambini si sentono spesso più a proprio agio dei genitori, che hanno poca dimestichezza  e familiarità con il mondo virtuale. E’ importante allora cercare di conoscere questo mondo: esistono certamente videogiochi violenti e diseducativi, ma ce ne sono altri utili a favorire lo sviluppo del bambino, la sua destrezza, coordinazione e capacità inventiva. Sperimentarli in prima persona è il modo migliore per scegliere un regalo che sia al tempo stesso gradito e adatto e per condividere anche questo piacere insieme ai propri figli. 

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Signorina lei ha bisogno d'affetto

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