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  • Lucia Montesi psicologa psicoterapeuta

Lucia Montesi
psicologa psicoterapeuta

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Sono una psicologa psicoterapeuta, laureata in Psicologia clinica e di comunità all’Università di Bologna nel 1998 e specializzata nel 2006 in psicoterapia sistemico-relazionale all’Istituto di Terapia Familiare di Ancona (scuola quinquennale riconosciuta dal Ministero per la formazione in psicoterapia). Sono iscritta all’Ordine degli Psicologi della regione Marche con il n. 682 dal 2000. Esercito l’attività privata da molti anni; attualmente ricevo negli studi di Camerata Picena (AN) e Montecosaro Scalo (MC) e mi occupo di diverse problematiche psicologiche. Lavoro anche nell’ambito oncologico: collaboro con associazioni di donne operate al seno per il supporto psicologico alle pazienti e ai familiari; ho collaborato per 13 anni con l’Unità Operativa di Oncologia dell’ospedale di Macerata per il sostegno psicologico ai malati di tumore e ai loro familiari e per la formazione e la prevenzione del burn-out degli operatori. Ho svolto la stessa attività per 5 anni anche presso l’Unità Operativa di Medicina ed Ematologia di Civitanova Marche.

Nel corso degli anni mi sono ulteriormente formata in psicologia oncologica, training autogeno, terapia EMDR, disturbi dell’apprendimento, didattica montessoriana. Ho scritto un libro sul mio lavoro nel reparto di oncologia e partecipo come relatrice a convegni e conferenze sulla psicologia oncologica e delle patologie organiche. Ho lavorato in precedenza nel settore psichiatrico. Come educatrice ho lavorato per dieci anni in diversi contesti: minori a rischio sociale, disabilità infantile e adulta, asili nido. Ho svolto per vari anni attività di volontariato in associazioni impegnate nell’assistenza a donne operate al seno e in altri servizi socio-sanitari locali.

Di cosa mi occupo

Nella mia attività privata mi occupo di consulenza, sostegno e psicoterapia individuale, di coppia e familiare. Pratico inoltre Training Autogeno ed EMDR. Lavoro sia con adulti che con bambini e adolescenti. Le problematiche di cui mi occupo maggiormente sono:

• Ansia, fobie, attacchi di panico
• Depressione
• Insonnia
• Sostegno psicologico nella malattia oncologica e altre patologie organiche gravi
• Sostegno al lutto
• Difficoltà relazionali, conflittualità
• Problemi di autostima
• Crisi di coppia, sostegno nella separazione
• Supporto in fasi critiche del ciclo vitale (matrimonio, nascita dei figli, perdite, pensionamento, menopausa)
• Sostegno nell’infertilità
• Difficoltà relazionali con i figli
• Esperienze traumatiche
• Disturbi psicosomatici
• Disagio in ambito scolastico e lavorativo

Approccio e riferimento teorico

L’approccio che prediligo è integrato. Partendo dalla cornice di riferimento sistemico-relazionale, utilizzo di volta in volta anche altre tecniche derivanti da altri approcci, personalizzando l’intervento e adattandolo al singolo soggetto.
L’ottica sistemico-relazionale spiega il comportamento della persona e il suo malessere focalizzandosi sul suo contesto di vita e sulla rete di relazioni di cui fa parte. Il sintomo psicopatologico influenza la rete delle relazioni e a sua volta può essere il frutto di una disfunzione in uno dei contesti vitali della persona (famiglia, coppia, amici, ambiente scolastico e lavorativo).
Il problema è visto, pertanto, non come insito nell’individuo ma come risultato delle sue esperienze relazionali. Il trattamento mira perciò a costruire dei nuovi modelli relazionali più adattivi. L' approccio sistemico-relazionale è particolarmente valido per spiegare i disturbi psicologici del bambino e dell’adolescente. Quando lavoro con i bambini prediligo perciò sedute congiunte con tutta la famiglia. Nel caso degli adolescenti, valuto in base alla problematica se procedere con sedute individuali o familiari.
L'approccio cognitivo-comportamentale si occupa maggiormente di individuare la relazione tra pensieri, emozioni e comportamenti della persona, si propone di aiutare la persona a riconoscere i propri schemi disfunzionali di ragionamento e interpretazione della realtà e sostituirli con altri più funzionali. Utilizza anche la tecnica dell'esposizione alle situazioni temute per aiutare ad affrontare ciò che è fonte di ansia e disagio, ed è particolarmente utile nei disturbi d'ansia, nel panico, nel disturbo ossessivo compulsivo.
L'ACT, Terapia dell'Accettazione e dell'Impegno nell'Azione, è un tipo di terapia cognitivo-comportamentale che usa strategie di accettazione e mindfulness e strategie di impegno nell'azione e modificazione del comportamento; mira a dare strumenti per gestire la sofferenza e riappropriarsi della propria vita nonostante il dolore, mentale o fisico. Utile in molti disturbi, ma soprattutto quando vi sia una condizione di disagio che non può essere eliminata, come il dolore cronico. In base alla situazione particolare presentata, integro tecniche di questi tre principali approcci e ricorro anche, se è il caso, all'EMDR (ideale per il trattamento del trauma) e tecniche di rilassamento come il training autogeno.

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Signorina lei ha bisogno d'affetto

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