21-Jun-19 · Problematiche del bambino e dell'adolescente
Dipendenza da internet: intrappolati nella rete
La dipendenza da internet colpisce soprattutto chi ha problemi di socializzazione e bassa autostima. Cosa possono fare i genitori?
La dipendenza da Internet è un vero e proprio disturbo psicopatologico, descritto per la prima volta da Goldberg nel 1995. Il termine si riferisce in realtà a un’ampia gamma di comportamenti che hanno in comune il desiderio incontrollabile di dedicarsi ad una certa attività, il bisogno di aumentare la “dose” per ottenerne soddisfacimento, e sensazioni di malessere quando si è costretti ad interromperla.
Quali sono i principali tipi di dipendenza da Internet?
Esistono diversi tipi di dipendenza che possono presentarsi isolati o in contemporanea:
- dipendenza da sesso virtuale, con comportamenti di scaricamento, utilizzo e commercio di materiale pornografico
- dipendenza dalle relazioni virtuali che si instaurano sui social network, in chat o tramite posta elettronica; in questo caso gli amici online diventano sempre più importanti a discapito dei rapporti reali
- dipendenza da giochi in rete come videogames, gioco d’azzardo, shopping compulsivo
- ricerca estenuante di informazioni sul Web
Ci sono persone più a rischio di diventare dipendenti?
La dipendenza da Internet si sviluppa più facilmente quando è già presente una condizione di disagio psicologico: depressione, disturbi di personalità, disturbo ossessivo-compulsivo, difficoltà di socializzazione, bassa stima di sè. Situazioni stressanti nella vita personale, familiare e lavorativa possono indurre e trovare nella rete una valvola di sfogo.
Quali sintomi devono far sospettare una dipendenza da Internet?
Al di là del tempo effettivo trascorso in rete (in letteratura si parla di dipendenza oltre le 36-37 ore settimanali di navigazione), è importante vedere quanto l’uso di Internet diventi assorbente, esclusivo tanto da danneggiare gli altri settori vitali della persona come la scuola, il lavoro, le relazioni. Alcune spie possono essere:
- bisogno di utilizzare Internet per tempi sempre più lunghi
- incapacità di diminuire o interrompere l’utilizzo: l’astinenza determina inquietudine, ansia, irritabilità, pensieri ossessivi su cosa sta accadendo online
- perdita di interesse per le altre attività
- scarso rendimento scolastico o lavorativo
- negazione del problema e tentativo di nasconderlo ai familiari
- insonnia, fatica ad alzarsi la mattina, assopimento durante il giorno
- reazioni di rabbia alle critiche e alla richiesta di interrompere l’uso
Perché si sviluppa la dipendenza?
I social network e le chat, che mettono in relazione le persone, sono i contesti in cui è più facile scivolare nella dipendenza. La persona con una visione negativa di sé può trovare in Internet risposte più positive dagli altri, in un modo non minaccioso. Nascosti dall’anonimato, si possono mostrare lati altrimenti repressi di sé, o assumere identità false, sperimentando l’euforia di una libertà illimitata. Rifugiarsi in una identità diversa o alterata dà una sensazione di sicurezza e di impunità e consente di fuggire da una realtà frustrante o deludente. Le relazioni virtuali, essendo idealizzate e non confrontabili con la realtà, risultano assai più gratificanti e coinvolgenti di quelle reali. Se si è ansiosi, timidi, la rete tranquillizza per la facilità di accettazione e comunicazione che si realizza tra amici virtuali. Il rischio maggiore per i più giovani è una confusione tra reale e virtuale: non si riesce più a distinguere tra cosa fa parte realmente di sé e cosa è possibile sperimentare solo virtualmente.
Attività come il gioco d’azzardo o la visione di materiale pornografico sono facilitate in rete dall’anonimato e dalla facilità di praticarle in qualunque momento senza esporsi al giudizio altrui: così l’impulso non trova alcun limite ed è facile perdere il controllo.
Come prevenire la dipendenza da Internet?
Diversi studi dimostrano che l’atteggiamento dei genitori è fondamentale per prevenire l’abuso e la dipendenza da Internet nei ragazzi. Cosa possono fare i genitori?
- Avere un ruolo attivo nel guidare l’uso di Internet stabilendo delle regole, anche con i figli grandi
- Conoscere Internet e sforzarsi di acquisirne almeno qualche nozione; questo è importante per sapere di che parlano i ragazzi e poter avere un dialogo, oltre che per far sentire al figlio che non ha un controllo esclusivo dello strumento. Può essere utile farsi spiegare proprio dai figli il funzionamento della rete
- Navigare insieme qualche volta, anche per poco tempo: questo permette di valorizzare il ragazzo nei suoi interessi e al contempo di fornirgli una guida dotata di spirito critico
- Internet non deve sostituire attività fondamentali come lo studio, i rapporti sociali, gli interessi; i ragazzi vanno anche aiutati a reindirizzare nella realtà gli interessi che manifestano nel mondo virtuale
- Rispettare la privacy del ragazzo evitando il più possibile di leggere di nascosto la posta o il blog, ma cercare comunque di favorire un dialogo aperto e positivo, interessandosi dei suoi amici online così come si farebbe per quelli reali; incoraggiarlo a comunicare se qualcosa lo mette a disagio
- Collocare il computer in una zona della casa visibile da tutti, evitando la cameretta
- Usare i sistemi di protezione per inibire l’accesso ai siti non adatti
- Visionare i siti in genere frequentati dal figlio e controllare i giochi scaricati
- Parlare apertamente dei rischi che si corrono su Internet e stabilire norme di sicurezza, come non dare a sconosciuti informazioni personali (indirizzo, numero di telefono, password…)
- Costruire regole condivise riguardo ai tempi di navigazione permessi, ai siti vietati, agli orari. Si può ad esempio limitare l’utilizzo a un’ora al giorno, con qualche ora in più nei fine settimana; è preferibile non entrare in chat nelle ore serali. Riguardo all’età, sotto i 13 anni è sconsigliabile accedere a dei social network. Come per ogni altra regola educativa, è importante che anche il figlio possa dire la sua opinione e avere un contributo nella decisione; questo fa sì che si senta più responsabilizzato nel rispettarla. Le regole dovrebbero anche avere un certo grado di flessibilità: negare del tutto l’uso di Internet sarebbe controproducente e anche eccessivo, poiché un utilizzo equilibrato è positivo e arricchente per i ragazzi.