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21-Jun-19 · Educazione del bambino

Regali di Natale: giusto esaudire tutte le richieste dei bambini?

I bambini hanno le idee chiare sui regali che vorrebbero. Attenersi alle loro richieste o sorprenderli? Accontentarli in tutto o dire qualche no?

Affascinati e a volte decisamente ipnotizzati dagli spot pubblicitari, i bambini hanno le idee piuttosto chiare sui regali che vorrebbero ricevere a Natale. Sono semmai i genitori ad avere qualche dubbio:  è più opportuno esaudire le loro richieste o fare dei regali a sorpresa? E’ meglio stupirli con tanti regali diversi o concentrarsi su uno particolarmente desiderato? E la letterina a Babbo Natale ha ancora senso?

Vediamo come rendere le feste un’occasione speciale e importante nello sviluppo del bambino, trasmettendogli il significato più autentico del dono.

La letterina a Babbo Natale

Anche quando i genitori decidano di svelare che Babbo Natale e la Befana non esistono e che sono essi stessi a portare i doni, queste figure tanto amate dai bambini possono ugualmente mantenere il loro fascino e sopravvivere come una piacevole tradizione. Sapere la verità non rovina affatto l’eccitazione e la gioiosa aspettativa dei bambini. La letterina a Babbo Natale o Gesù Bambino, insomma, resta un eccitante rituale anche per il bambino più smaliziato e riveste inoltre un  importante valore educativo. Pensare a ciò che si vorrebbe ricevere, scegliere tra più desideri, attendere un certo lasso di tempo per scoprire se, e quanti di essi, verranno esauditi: così si accresce il desiderio e si insegna come coltivare i sogni. Il bambino può sperimentare l’aspettativa e la frustrazione di dover attendere, sentimenti importanti che lo aiutano ad avere una visione oggettiva della realtà, in cui non sempre tutto ciò che si vorrebbe è immediatamente realizzabile. E’ anche importante aiutare il bambino a non redigere una mera lista di richieste, ma ad utilizzare questa occasione anche per assumersi un impegno, o esprimere un ringraziamento.

Volevamo stupirti con effetti speciali…

Se il bambino ha espresso diversi desideri, si potrà decidere di esaudirne qualcuno e rimandare le altre richieste a un tempo successivo, oppure di evitare di accondiscendere a richieste non ragionevoli. Si possono dire dei “no” motivati, senza il timore di chissà che conseguenze tragiche sull’equilibrio del bambino. Se il piccolo chiede ad esempio un cucciolo, ma si è impossibilitati a tenerlo, è importante spiegare al bambino le ragioni pratiche per cui non si può esaudire la sua richiesta, permettendogli di esprimere la sua delusione, che comunque riuscirà presto a superare.

E’ meglio non esagerare in quantità e valore dei regali; il messaggio che dovrebbe passare è che il numero dei regali non è proporzionale all’affetto che si vuole dimostrare, e che conta l’atto in sé del donare qualcosa a qualcuno.

Sommergere il bambino- soprattutto quello molto piccolo- con una gran quantità di doni può creargli confusione e agitazione psicomotoria, poiché per l’eccesso di stimoli non riesce a scegliere né a concentrarsi per organizzare un gioco, e passa da uno all’altro in modo inconcludente.

Vedremo prossimamente quali possono essere i giochi più adatti a seconda delle età del bambino; qui basta notare che a volte i genitori scelgono giochi complessi e sofisticati che attraggono il loro gusto perché ne comprendono il valore e il meccanismo che li fa funzionare, ma che risultano poi poco adatti alle esigenze e alle passioni dei loro bambini. 

Su richiesta o a sorpresa?

 A volte le richieste dei piccoli riguardano giochi poco adatti alle loro esigenze di crescita, o chiaramente suggeriti dalla pubblicità. Altre volte desiderano tanto un oggetto perché anche l’amichetto lo possiede. Anche se si pensa che quel gioco non sia proprio il prototipo del regalo educativo, o che la motivazione della scelta sia piuttosto superficiale, ignorare del tutto queste richieste può trasmettere al bambino il messaggio che non lo si considera capace di esprimere un’opinione o un preferenza. Si può provare allora a farlo riflettere sulla sua scelta, ma senza insistere troppo; se è davvero convinto, meglio assecondare la sua richiesta e affiancare magari  un altro dono più adatto che possa incuriosirlo. E’ opportuno comunque inserire anche un piccolo regalo a sorpresa, poiché il dono inaspettato è particolarmente piacevole per i bambini. Anzi, spesso la magia del regalo sta proprio nell’attesa di scoprire cosa contiene il pacchetto.

Il significato del dono

I doni dovrebbero rappresentare qualcosa che si aggiunge alla festa, non lo scopo unico e prioritario. Spiegare al bambino il senso religioso della festa, assaporare con lui il piacere di riunirsi con le persone a cui si vuole bene, coinvolgerlo nella preparazione del pranzo e nell’addobbo dell’albero o del Presepe, sono tutti modi per portare in primo piano il senso più ampio del Natale.

E’ anche utile che si incoraggi il bambino a scegliere un regalo per una persona a cui vuole bene, così che sperimenti pure il piacere di dare, accanto a quello di ricevere.

Il dono non va poi confuso con il premio; l’idea del “guadagnarsi” qualcosa vale quando il premio è concordato precedentemente insieme, ma il regalo di Natale o di compleanno ha un valore diverso. Non è il corrispettivo per qualcosa che il bambino ha fatto o per un impegno rispettato, ma è un dono gratuito che spontaneamente ci si sente di fare a un’altra persona.

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Signorina lei ha bisogno d'affetto

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