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21-Jun-19 · Ansia, depressione, traumi

Disturbo ossessivo-compulsivo: sintomi e terapia

Il disturbo ossessivo-compulsivo comporta pensieri ossessivi e rituali per controllare l'ansia. Scopri le cause e le terapie migliori.

Si abbrevia in “DOC”. In questo caso, però, non parliamo del marchio di qualità usato in enologia, ma di qualcosa decisamente più sgradevole: il Disturbo Ossessivo-Compulsivo, detto appunto, nel suo acronimo inglese, DOC. Si tratta di un disturbo d’ansia in cui sono presenti ossessioni e compulsioni. Alcune persone hanno solo ossessioni, altre solo compulsioni, ma la stragrande maggioranza presenta entrambe.

I sintomi

L’ossessione può essere un pensiero, un’immagine o un impulso a dire o fare qualcosa, che si presenta alla mente in modo ripetitivo e incontrollabile ed è altamente disturbante e ansiogeno. Può trattarsi ad esempio del pensiero di essere contaminato da germi, di immagini erotiche o blasfeme, di impulsi a fare del male a qualcuno o dire cose sconvenienti. L’ansia provocata dall’ossessione è tale da indurre la persona a mettere in atto azioni e rituali: le compulsioni. La compulsione può essere ad esempio lavarsi, controllare ripetutamente di aver chiuso il gas, contare, recitare formule, con lo scopo di rassicurarsi e alleviare l’ansia.

Il disturbo può compromettere gravemente la vita quotidiana, la persona può arrivare ad esempio a farsi cento docce al giorno e procurarsi danni alla pelle, o evitare tutti gli oggetti appuntiti nel timore di fare male a qualcuno, o ancora evitare ogni contatto con bambini per il pensiero ossessivo di essere pedofilo. La persona può passare ore a compiere i rituali compulsivi e gli evitamenti possono diventare potenzialmente infiniti, pertanto l’autonomia, la vita relazionale e lavorativa possono essere seriamente danneggiate. Non si tratta quindi di normali preoccupazioni o di dubbi che possono capitare a tutti saltuariamente, ma di pensieri irrazionali duraturi e invasivi che la persona riconosce come eccessivi e che tuttavia non riesce a controllare.

Le varie forme del disturbo

Le forme del disturbo possono riguardare la contaminazione (timore di essere contagiati da persone o oggetti, con conseguenti ripetuti lavaggi o disinfezioni del corpo o degli oggetti  e pretesa che anche i familiari adottino una serie di precauzioni), dubbi ripetitivi (la necessità di verificare continuamente di aver chiuso le porte o il gas, fino al verificare di non aver investito nessuno guidando), l’ordine (il bisogno che tutto sia assolutamente ordinato e simmetrico, con la conseguente compulsione a ordinare rigidamente gli oggetti per dimensioni, forma o colore), convinzioni superstiziose (pensare che gli eventi siano influenzati dal fatto di ripetere certe azioni, tipo calpestare o meno le fughe del pavimento, o pronunciare determinate parole), o ossessioni pure (immagini di scene in cui la persona aggredisce qualcuno, o tradisce il partner, o ha rapporti omosessuali, e che non sono seguite da azioni o rituali).

Le cause

Il disturbo è associato a caratteristiche di personalità quali alto senso di responsabilità, timidezza, rigidità morale, coscienziosità. Vi sarebbe anche una ipersensibilità alla minaccia e al pericolo. Si ritiene inoltre che le persone con disturbo ossessivo-compulsivo abbiano difficoltà nell’uso dell’attenzione: non riescono a selezionare gli stimoli e tendono a concentrarsi sulle proprie ossessioni e sui fattori esterni che le riattivano, a causa di strategie mentali che mettono in atto in modo automatico. Tendono infatti a monitorare eccessivamente i propri pensieri e a rimuginare: questo provoca un dispendio di energie mentali e un deficit delle funzioni attentive.

La psicoterapia: “evitare di evitare”

Il trattamento psicologico più efficace nel disturbo ossessivo-compulsivo è la terapia cognitivo-comportamentale. L’aspetto centrale della terapia è l’esposizione allo stimolo ansiogeno con prevenzione della risposta. Significa che la persona viene abituata in modo graduale ad affrontare la situazione temuta senza mettere in atto i rituali che di solito compie. Ad esempio, se la persona ha ossessioni di contaminazione quando tocca le maniglie delle porte e poi si lava ripetutamente le mani, viene invitata a toccare una maniglia per tempi sempre più lunghi senza ricorrere al lavaggio delle mani. Questo porta a una graduale diminuzione dell’ansia, fino alla sua scomparsa. E’ fondamentale che il processo sia guidato perché sia graduale e tollerabile dalla persona. La parte più cognitiva del trattamento lavora invece sulle convinzioni distorte e sui pensieri disfunzionali tipici di chi soffre di disturbo ossessivo-compulsivo: una esagerata attenzione ai propri pensieri, una sovrastima del proprio potere di controllare gli eventi e il pensiero, la tendenza alla ruminazione, l’incapacità di tollerare il rischio. Lo scopo del trattamento è di imparare a dare meno peso ai pensieri negativi evitando di instaurare il circolo vizioso dell’ansia.

 

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