Image

26-Jun-19 · Altri articoli

Cane o gatto? L’animale preferito è uno specchio della personalità

Estroversi e dinamici gli amanti dei cani, autonomi e riflessivi gli appassionati di gatti. E cosa dice del nostro carattere la razza che preferiamo?

Di solito la divisione è netta: da una parte chi parteggia appassionatamente per il cane, dall’altra chi tifa spudoratamente per il gatto. Le due fazioni sono ugualmente accorate nel decantare le lodi del proprio quadrupede preferito, nonchè le motivazioni della sua indubbia superiorità sul rivale. La diatriba è tutt’altro che frivola: anzi, la scelta di un animale o dell’altro ha a che fare con la nostra personalità. Preferire il gatto o il cane dice insomma qualcosa di noi e dei nostri bisogni più profondi.

Proprietari vs non proprietari

Prima di addentrarsi nelle differenze tra amanti dei cani e amanti dei gatti, le ricerche hanno innanzitutto cercato di appurare se ci sono differenze di personalità significative tra chi possiede un animale e chi no, al di là del tipo di animale. La maggior parte degli studi traccia un profilo positivo dei possessori di animali, ad esempio il livello di aggressività è molto minore rispetto ai non possessori. Non ci sono invece differenze di autostima tra chi ha animali e chi no. In ogni caso, il fatto di non avere un animale non significa avere un atteggiamento negativo verso gli animali, poiché i motivi per cui non lo si possiede possono essere vari. Emerge invece che chi ha atteggiamenti positivi verso gli animali, li ha anche verso gli uomini, e viceversa. Più precisamente, chi ha un affetto equilibrato verso gli animali, ha anche buoni legami sociali umani, mentre chi eccede sia in un verso che nell’altro (scarso affetto per l’animale o al contrario affetto esagerato) ha legami sociali meno soddisfacenti.

Cinofili vs gattofili

Chi ha un cane tende ad essere più sociale ed estroverso, ad avere più empatia e sollecitudine verso gli altri rispetto al gattofilo. Ha poi livelli più elevati di dominanza e aggressività, probabilmente perché necessari per ottenere l’obbedienza del cane. Il cane è più invadente, più rumoroso, di solito più sporco del gatto: è insomma più impegnativo e coinvolgente e chi ne possiede uno deve essere presumibilmente più disponibile a dedicargli energie rispetto a chi possiede un gatto, che invece consente più spazi di libertà e privacy.

I proprietari di gatti sono meno empatici e solleciti verso gli altri, valorizzano maggiormente l’indipendenza e l’autonomia. Sono più creativi e anticonformisti.

La scelta dell’animale rappresenta l’incontro tra bisogni e aspettative dell’uomo e temperamento dell’amico a quattro zampe. Il cane, ad esempio, è considerato docile, sottomesso, fedele, socievole, generoso, attivo, forte, pacioccone, ingenuo; risponde quindi maggiormente ai bisogni delle persone estroverse, dinamiche, sportive, razionali. Il gatto è considerato indipendente, traditore, riservato, opportunista, astuto, pigro, misterioso, elegante e sensibile; gli individui che ne sono più attratti sono introversi, discreti, flemmatici, autonomi e riflessivi.

 La preferenza è anche “ereditaria”: i proprietari di cani di solito sono cresciuti in famiglie che hanno sempre avuto  cani, mentre i proprietari di gatti provengono in genere da famiglie che hanno sempre amato i gatti.

Donna & gatto

Pare che ci sia una affinità particolare tra i gatti e le donne: più precisamente, i gatti preferirebbero le donne. Si avvicinano molto di più a loro di quanto facciano con i padroni maschi, cercano un maggiore contatto con loro, e accorrono anche con maggior frequenza se è una donna a chiamarli. Questa predilezione sarebbe dovuta al fatto che le donne hanno una voce più acuta, simile alla loro; al fatto che – a quanto pare- i veterinari sono prevalentemente uomini, e il ricordo della visita non è in genere molto gradito al micio; al fatto che le donne tendono ad accucciarsi per avvicinarsi al gatto, mentre gli uomini restano in piedi, intimorendolo. Inoltre, è più probabile che sia una donna ad intenerirsi di fronte ai richiami del  gattino: in effetti, le donne hanno una relazione più intensa col gatto, rispetto agli uomini, e gli prestano maggiori attenzioni.

Quanto alle somiglianze tra la personalità femminile e quella felina, R. Heinlein sintetizza il concetto in modo piuttosto eloquente: “Le donne e i gatti fanno sempre come pare a loro; gli uomini e i cani dovrebbero solo rilassarsi ed abituarsi all’idea”.

Cani & uomini…nevrotici

La stessa ricerca che ha evidenziato la preferenza felina per le donne, ha riscontrato una tendenza dei cani ad avvicinarsi più spesso  e restare vicini a padroni maschi, soprattutto se questi sono…nevrotici. Intendendo con “nevrotico” un insieme di ansia e aggressività, rilevati dal comportamento, per i cani, e da questionari, per i padroni, pare che la coppia cane nevrotico-padrone nevrotico sia quella più “appiccicosa”. L’ipotesi è che il padrone nevrotico usi il cane come un sostegno sociale e quindi interagisca spesso con lui, inducendolo a stare più vicino a sé.

Il gatto: davvero solo opportunismo?

Si dice spesso che il gatto è un opportunista che sfrutta il proprietario solo al momento dei pasti! In realtà anche i gatti, come i cani, si attaccano agli uomini per motivi che vanno al di là del cibo. D’altra parte, il cibo è spesso un veicolo con cui si dimostra l’affetto non solo tra uomo e animale, ma anche tra uomo e uomo: basta pensare al rapporto tra la mamma e il neonato, in cui il cibo ha un potente significato simbolico. Il gatto ricorda chi è stato gentile con lui; se ad esempio viene accarezzato, poi restituirà il favore. Si osservano anzi dei rituali di interazione tra gatto e padrone che fanno ipotizzare una comprensione reciproca delle preferenze dell’altro.

Il cane: la razza

Avere un pitbull o un barboncino non è esattamente la stessa cosa, dal punto di vista della personalità del padrone. Alcune ricerche studiano proprio le caratteristiche del padrone in base alla razza scelta. Sembra che i proprietari di Boxer, ad esempio, siano socievoli e sportivi, mentre chi ha un Bassotto avrebbe un carattere fermo e deciso. Per i proprietari di Pitbull e Rottweiler si avanzano sospetti di scarso equilibrio caratteriale e difficoltà relazionali, mentre chi ha un Labrador sarebbe particolarmente ambizioso. Il pastore tedesco sarebbe il cane preferito da chi cerca sicurezza ed è poco creativo,  mentre Yorkshire e Chihuahua sarebbero i più amati dai proprietari più vanitosi.

Alcuni studi hanno  evidenziato anche caratteristiche fisiche comuni tra proprietario e cane: tenderemmo insomma a scegliere l’animale che ci assomiglia. Addirittura sembra che le donne con i capelli lunghi prediligano razze di cani con orecchie lunghe! Scegliere una creatura simile a sé viene comunque considerato da alcuni studiosi un segnale positivo di autostima e buona soddisfazione di sé.

 

Image

Signorina lei ha bisogno d'affetto

Scarica il PDF