28-Oct-23 · Psicologia del benessere
Stare meglio con un libro: otto benefici della lettura
Leggere tiene il cervello allenato, allontana lo stress, rende empatici e prepara ad affrontare situazioni problematiche.
Un’attività alla portata di tutti e benefica per la salute fisica e mentale. Leggere libri fa bene: ogni appassionato lettore lo sa per esperienza, ma anche la scienza conferma i numerosi vantaggi di questa buona abitudine sul corpo e sulla mente. Dedicare del tempo alla lettura, anche solo pochi minuti al giorno, rappresenta un modo per prendersi cura di sé. Perché immergersi in un libro ha effetti così positivi? I motivi sono diversi:
1. “La lettura è per la mente ciò che l’esercizio è per il corpo” (J. Addison). Leggere rappresenta una ginnastica per il cervello, in quanto richiede di mettere in atto diversi processi cognitivi come concentrazione, attenzione, memoria, immaginazione. Mentre leggiamo dobbiamo esercitare l’attenzione sostenuta, ovvero un’attenzione mantenuta a lungo, a cui siamo ormai poco avvezzi, perché bombardati da continui molteplici stimoli che ci fanno rapidamente distrarre; dobbiamo memorizzare personaggi e avvenimenti; dobbiamo analizzare, fare collegamenti, ragionare. Leggere produce una maggiore connettività in alcune aree del cervello, come dimostrato dalla risonanza magnetica. Questo effetto non è temporaneo e limitato al momento in cui leggiamo, ma perdura nel tempo. Leggere è anche un’attività consigliata per prevenire e rallentare il decadimento cognitivo e le malattie neurodegenerative come l’Alzheimer, mantenendo il cervello sempre attivo e favorendo la plasticità cerebrale.
2. “Leggere ci dà un posto dove andare anche quando dobbiamo rimanere dove siamo” (M.Cooley). La lettura permette di allenare immaginazione e creatività perché, a differenza di ciò che accade quando assistiamo a film e video, nel libro siamo noi a doverci creare un’immagine di personaggi e situazioni descritte. Mentre leggiamo, la mente visualizza persone, oggetti, luoghi descritti. Immaginare non è solo fare fantasticherie senza scopo, ma è un’attività fondamentale della mente perché permette di esplorare nuove prospettive, di prefigurare e progettare cambiamenti, di risolvere problemi visualizzando possibili soluzioni.
3. “Leggi un migliaio di libri e le tue parole scorreranno come un fiume” (V.Woolf). Leggere permette di ampliare il vocabolario, e avere più parole a disposizione significa anche avere maggiori strumenti per esprimerci, per formulare un’opinione, in ultima analisi per pensare. Non possiamo pensare qualcosa, se non possediamo il linguaggio per dargli forma, e più parole padroneggiamo, più riusciamo a esprimere anche le sfumature dei concetti.
4. “Leggere libri è il gioco più bello che l’umanità abbia inventato.” (W. Szymborska). Leggere significa staccare dalla realtà, allontanarsi dallo stress, provare piacere e divertimento, distrarsi. Mentre si legge, il battito cardiaco rallenta, la tensione muscolare diminuisce, l’attenzione è concentrata sul testo e meno su sensazioni fisiche come tensione o dolore o su preoccupazioni.
5. “I libri sono i compassi e cannocchiali e sestanti e mappe che altri uomini hanno preparato per aiutarci a navigare nei pericolosi mari della vita umana.” (J. Lee Bennet). La lettura è un modo per aumentare le conoscenze, sviluppare altri punti di vista, prepararsi ad affrontare situazioni problematiche, migliorare la capacità di risolvere i problemi. La lettura simula la realtà e ci fa sperimentare situazioni a cui non avremmo accesso nella realtà, restando nella sicurezza della nostra stanza. Non si tratta solo di immaginazione, ma di un effetto riscontrabile in cambiamenti a carico dei neuroni: quando leggiamo di un personaggio che compie una certa attività, si attivano gli stessi neuroni che si attivano quando siamo noi a eseguire quelle azioni.
6. “Un bel libro ci fa partecipi dell’esperienza di un altro essere, ci mette al centro di uno spirito che prima ci era estraneo, ci dona la sua essenza stessa.” (J.Guitton). Leggere favorisce l’intelligenza emotiva: quando leggiamo ci identifichiamo coi personaggi o con l’autore e questo ci aiuta ad entrare in empatia, a vedere le cose dal punto di vista di un altro, a vedere e comprendere diversi modelli di comportamento.
7. “I libri ci conducono nelle loro anime e ci aprono di fronte a noi i nostri segreti” (W. Hazlitt). I libri sembrano dare voce a quello che proviamo, ci aiutano a capire meglio e scoprire anche noi stessi, a trovare parole per definire ed esprimere ciò che sentiamo. Scegliamo un libro anche spinti dalle situazioni che stiamo vivendo e troviamo in esso parole diverse per esprimere ciò che viviamo e soluzioni alternative per i nostri problemi. Scopriamo inoltre che non siamo soli, che altri hanno provato ciò che sentiamo noi e ci sentiamo compresi.
8. “Non ho mai avuto un dolore che la lettura non abbia dissipato” (C. Montesquieu). Leggere ha effetti benefici su un gran numero di condizioni e di disturbi psicologici, dalla mancanza di autostima alla depressione. Sono noti gli effetti positivi della biblioterapia, una tecnica terapeutica che aiuta la persona a comprendere meglio sé stessa e a superare stress e traumi attraverso l’ausilio della lettura di un testo. Il terapeuta può proporre dei testi sulle tematiche che per il paziente sono più problematiche, oppure è la persona stessa a portare un testo o un brano da cui è rimasta particolarmente colpita.