23-Nov-24 · Psicologia del benessere
Scrivere a mano, perché ci aiuta a tenere in forma il cervello
Scrivere a mano ha un effetto benefico sulle nostre funzioni cognitive.
Con la diffusione del computer e di altri strumenti elettronici, la scrittura a mano è stata relegata a uno spazio sempre più marginale, se non abbandonata del tutto. Molti di noi, abituati a scrivere quasi sempre su una tastiera, si trovano impacciati e disabituati quando riprendono in mano una penna. La scrittura su tastiera è più chiara e rapida, i segni sono più comprensibili e meno suscettibili di interpretazione, le correzioni possono essere fatte molto più facilmente. Inoltre è innegabilmente comodo poter apportare modifiche, stampare, inviare uno scritto ovunque con un click.
D’altra parte, uno stampato del pc ci appare molto meno affascinante rispetto a qualcosa che è stato scritto a mano, magari con una bella grafia. Se riceviamo una lettera o un biglietto scritti a mano li percepiamo immediatamente come più personali e più “caldi”, ci coinvolgono di più.
Se nel contesto lavorativo la scrittura su tastiera è più pratica ed efficace, nell’ambito delle emozioni e delle relazioni la scrittura a mano offre più opportunità espressive e di solito suscita anche reazioni più positive. Ma i benefici non si limitano a questo, perché le ricerche sull’argomento hanno riscontrato l’effetto positivo della scrittura a mano su apprendimento, memoria, abilità di lettura, coordinazione.
Perché scrivere a mano è così benefico per le nostre capacità cognitive?
1 – É un compito complesso. Scrivere a penna è un’operazione molto più complessa del digitare su una tastiera e richiede molto più esercizio: il cervello deve riconoscere le lettere e deve riprodurle usando il corpo e i movimenti dei muscoli delle mani, delle braccia, del collo, della schiena. Scrivendo su una tastiera, si compie invece lo stesso movimento per ogni lettera. Scrivendo a mano libera, dobbiamo pianificare l’azione, imparare a compiere un percorso per tracciare le lettere, procedendo per prove e errori finchè riusciamo a riprodurre il modello.
2 – Attiva maggiormente le aree cerebrali deputate all’apprendimento. Quando impariamo a scrivere dobbiamo esercitarci, affinando sempre più la capacità di produrre il segno corrispondente a una lettera, con aggiustamenti successivi e con risultati diversi da un tentativo all’altro. Il fatto di riprodurre una lettera con variazioni nel risultato finale, ci aiuta a riconoscere quella lettera in tutti i contesti e a costruirne una rappresentazione, più che il fatto di vedere e riprodurre sempre uno stesso segno, come accade nella scrittura da tastiera. Scrivere a mano attiva maggiormente le aree sensomotorie del cervello, i sensi vengono maggiormente stimolati (il tatto per sentire il foglio, per tenere la penna; la vista delle lettere e della mano; il suono che produce l’atto di tracciare i segni sulla carta) favorendo l’apprendimento.
3 – Fornisce al cervello più elementi su cui agganciare un ricordo: così favorisce la memorizzazione e l’apprendimento. Prendere appunti a mano, ad esempio, aiuta a fissare meglio le nozioni. La scrittura a mano è più lenta, pertanto, non potendo appuntare tutto, si devono selezionare le informazioni più importanti da trascrivere, aiutandone la memorizzazione. Nello scrivere a mano, inoltre, guardiamo la punta della penna, occhio e mano convergono nella stessa direzione e ciò favorisce la memorizzazione, a differenza di quando scriviamo alla tastiera e il nostro sguardo è spostato sullo schermo.
4 – Scrivere a mano costringe a prestare maggiore attenzione e concentrazione, sia perché è un compito più complesso del pigiare un tasto, sia perché cerchiamo di evitare di compiere errori che poi sarebbe più difficile correggere, rispetto alla scrittura al pc.
6 – Scrittura a mano e abilità di motricità grossolana e fine sono strettamente collegate. La scrittura a mano affina la coordinazione oculo-manuale, la motricità fine, la prensione, e a sua volta è facilitata dal possesso di queste abilità. Infatti attività fisiche e manuali dei bambini come allacciarsi le scarpe o infilare oggetti rappresentano dei prerequisiti per l’apprendimento della scrittura a mano, perché allenano la coordinazione.
7 – Ha un effetto terapeutico. Scrivere a mano rilassa, permette di liberare la mente, di scaricare nel tratto le tensioni del momento, ad esempio premendo più forte sul foglio, o sottolineando una parola, o ricalcandola. La scrittura terapeutica, in cui si scrivono i propri stati d’animo regolarmente, riduce i sintomi di ansia e depressione ma solo quando si scrive a mano: sulla tastiera non si ottengono gli stessi benefici. In parte ciò è attribuito al fatto che scrivendo a mano emergono emozioni più intense e quindi l’effetto catartico è maggiore. Inoltre, molto più semplicemente, scrivere a mano richiede più concentrazione permettendo di distogliere l’attenzione da pensieri che ci angustiano.
8 – Il corsivo è l’ideale. Il corsivo e lo stampatello corrispondono a circuiti cerebrali diversi e producono anche effetti diversi. Scrivere in corsivo significa produrre una linea continua senza interruzioni, cosa che permette una maggiore fluidità e rapidità della scrittura. D’altra parte, richiede un maggior autocontrollo nel tracciare le singole lettere. Nel corsivo, rispetto allo stampatello, si evidenziano maggiormente le differenze individuali della grafia e si possono rintracciare in qualche misura le caratteristiche della persona. La scrittura in corsivo diventa perciò qualcosa di unico, che ci contraddistingue e ci rappresenta.