26-Jun-19 · Corpo e malattie organiche
Malattia e insonnia, che fare?
L'insonnia accompagna spesso le malattie organiche e dipende da vari fattori. Scopri gli accorgimenti utili per favorire il sonno.
I disturbi del sonno accompagnano spesso le patologie organiche. Possono dipendere da vari fattori: sede della malattia, effetti dei trattamenti, dolore, ma anche tensione, ansia o depressione. Al di là di un eventuale trattamento farmacologico da discutere con il medico, esistono alcuni semplici accorgimenti, alla portata di tutti, che possono migliorare sensibilmente il problema dell’insonnia e restituire almeno in parte alla persona un certo controllo sul proprio riposo.
L’ Organizzazione Mondiale della Sanità e la vasta letteratura sull’argomento consigliano di seguire alcune semplici regole:
- andare a dormire solo quando ci si sente effettivamente stanchi e assonnati
- preferibilmente, andare a letto ed alzarsi sempre alla stessa ora, anche nel fine settimana
- mantenere sempre uno stesso rituale prima di andare a dormire (ad esempio, leggere alcune pagine di un libro, fare un bagno caldo, bere un bicchiere di latte…)
- usare la camera e il letto solo per dormire e non per leggere, guardare la tv o altro: il luogo deve essere associato mentalmente al sonno
- limitare il consumo di sostanze eccitanti dal pomeriggio
- svolgere attività fisica quotidiana (ma non nelle ore serali!)
- mantenere una temperatura confortevole nella stanza
- svolgere attività tranquille prima di coricarsi
- praticare eventualmente esercizi di rilassamento e di respirazione
- se non si riesce a dormire, evitare di rigirarsi nel letto ma alzarsi e andare in un’ altra stanza a svolgere un’attività tranquilla, anche più volte nel corso della notte. Restare a letto illudendosi di riposare innesca solo frustrazione e peggiora il problema. Mai sforzarsi di dormire!
- evitare di concentrarsi sui programmi per il giorno seguente ma lasciare che la mente vaghi liberamente, oppure immaginare scene rilassanti e piacevoli
- anche se non si è dormito, alzarsi comunque all’ora prestabilita e non recuperare con sonnellini durante il giorno
Quando i disturbi del sonno sono legati a preoccupazioni ansiose o ad umore depresso, può essere utile rivolgersi allo psicologo. L’obiettivo è quello di trovare insieme delle strategie per affrontare meglio lo stress della malattia, per contenere le preoccupazioni e per gestire i pensieri ossessivi che spesso si fanno strada più facilmente durante la notte. Anche alcune semplici tecniche di rilassamento, facili da apprendere e da applicare, possono avere un effetto benefico sul sonno.