Image

23-Nov-24 · Ansia, depressione, traumi

Vivere con un genitore con malattia mentale:le difficoltà e i bisogni dei figli

Avere un genitore con disturbo mentale rappresenta un fattore di rischio per il benessere emotivo di bambini e ragazzi. Cosa fare per prevenire.

Depressione maggiore, disturbo bipolare, schizofrenia: sono solo alcuni dei disturbi mentali più gravi e interessano nel mondo quasi 500 milioni di persone, un quarto delle quali sono genitori. Come vivono i loro figli? Cosa significa crescere con uno o due genitori con disturbo mentale? Questi figli affrontano sfide quotidiane e rischiano di non veder soddisfatti i propri bisogni di bambini, adolescenti e giovani adulti; rischiano di essere invisibili sia per la società, che nella propria famiglia.

Image

21-Sep-24 · Ansia, depressione, traumi

Malattie mentali, sono ancora oggetto di pregiudizi?

L'atteggiamento sociale verso i disturbi mentali sta cambiando, ma permangono ancora pregiudizi e convinzioni errate che ostacolano l'accesso alle cure.

I disturbi mentali sono caratterizzati da un’alterazione della sfera cognitiva, della regolazione delle emozioni o del comportamento di un individuo, alterazione che riflette una disfunzione nei processi psicologici, biologici o evolutivi alla base del funzionamento mentale. Come si intuisce già dalla definizione, il campo dei disturbi mentali è davvero molto ampio e comprende condizioni molto differenti tra loro. Il DSM, Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali usato in tutto il mondo, è un volume di oltre mille pagine che descrive un elevatissimo numero di sindromi, spaziando dalla disabilità intellettiva al disturbo depressivo, dalle fobie all’anoressia nervosa, dalle disfunzioni sessuali all’insonnia, al disturbo da stress post-traumatico, dai disturbi dell’apprendimento alla schizofrenia. Nel 2019, l’OMS stimava che a convivere con un disturbo mentale fossero 970 milioni di persone nel mondo, numero ulteriormente incrementato da pandemia e guerra.

Image

08-Sep-24 · Ansia, depressione, traumi

“È la persona giusta per me?”, il disturbo ossessivo compulsivo da relazione

 La persona affetta da DOC da relazione ricerca ossessivamente certezze sulle proprie relazioni affettive, arrovellandosi in dubbi a cui non esiste risposta.

A tutti può succedere di interrogarsi se la propria coppia funzioni bene e se il partner sia la persona giusta. Durante il corso di un legame affettivo, possono esserci momenti o periodi di incertezza in cui ci chiediamo cosa proviamo, quanto siano intensi i nostri sentimenti, oppure ci domandiamo se in coppia siamo felici, se siamo davvero appagati, se con qualcun altro potremmo stare meglio. Oltre ad essere normale, può essere anche sano, occasionalmente, mettere meglio a fuoco questi aspetti e divenire più consapevoli della qualità dei nostri legami e di eventuali cambiamenti di cui avremmo bisogno. Ci sono casi, però, in cui questi normali e sani dubbi diventano continui, martellanti, pervasivi: in una parola, ossessivi. In questi casi i dubbi assumono proporzioni patologiche,  tormentando costantemente la persona, invadendo tutto lo spazio vitale, fino a impedirle di concentrarsi sul lavoro, sullo studio, su ogni altra attività.

Image

11-Aug-24 · Ansia, depressione, traumi

Sentirsi in colpa di essere in vita: la sindrome del sopravvissuto

Salvarsi da un grave evento mentre altri non ce la fanno provoca a volte un senso di colpa dilaniante e il pensiero ossessivo di essere ingiustamente in vita.

Sopravvivere a una calamità naturale, come un terremoto; scampare a un attentato; salvarsi dopo un grave incidente; guarire da una grave malattia. Sono esempi di situazioni in cui una persona può trovarsi a sviluppare la cosiddetta “sindrome del sopravvissuto”, caratterizzata dal forte senso di colpa per essersi salvati, mentre altri non ce l’hanno fatta, sono morti o sono stati gravemente danneggiati. “Perché io ce l’ho fatta e loro no?”, è il tormento che dilania chi sviluppa questa penosa condizione.  

Image

11-Aug-24 · Ansia, depressione, traumi

Impotenza appresa: subire la sofferenza senza reagire

Dopo aver sopportato ripetute esperienze negative fuori dal proprio controllo, l'individuo apprende a non reagire, anche quando potrebbe.

Alcune persone sembrano non fare nulla per risolvere i propri problemi o per uscire da situazioni negative, anche quando è palese che ne avrebbero la possibilità. Dall’esterno si potrebbe pensare che non vogliano veramente cambiare e stare meglio, che preferiscano fare le vittime. Non è raro che suscitino perciò negli altri anche giudizi negativi e rimproveri per il loro atteggiamento. Queste persone che restano così passive e immobili nei loro problemi potrebbero in realtà essere bloccate dall’impotenza appresa. L’impotenza appresa è lo stato mentale per cui un essere umano o un animale esposto ripetutamente ad esperienze spiacevoli o dolorose, anche qualora potesse finalmente sottrarvisi ed evitarle, diventa incapace o riluttante a farlo e quindi continua a subirle passivamente. La mente apprende che non è possibile un controllo della situazione, che non c’è niente da fare, che ogni sforzo sarà inutile e non resta che attendere l’esito senza poter intervenire, perché non esiste alternativa. Questo spiega perché alcune persone restano in situazioni dannose o di sofferenza pur avendo la capacità di modificarle.

Image

29-Jun-24 · Ansia, depressione, traumi

Depressione: gli errori cognitivi che la favoriscono

Alla base del pensiero depressivo troviamo tipici errori di ragionamento che la terapia permette di modificare.

Di fronte a uno stesso evento stressante, le persone possono avere reazioni differenti, ad esempio alcune possono sviluppare depressione e altre no. Da cosa dipende questa differenza? Secondo la psicologia cognitivo comportamentale, dal modo in cui quell’evento viene interpretato dalle diverse persone, ovvero dal modo in cui viene valutato, dal significato che gli si attribuisce. Non sono tanto gli eventi in sé a provocare o meno le nostre risposte emotive, quindi, ma l’interpretazione che ne diamo in base a cosa pensiamo di noi  stessi e del mondo.  Alcuni modi sono più funzionali perché più realistici e flessibili, altri sono meno costruttivi. Più il modo di interpretare la realtà è estremo, rigido, inflessibile, comportando reazioni emotive e comportamentali intense, più rischia di diventare disfunzionale, ovvero controproducente, non utile ad affrontare le situazioni quotidiane e gli eventi stressanti, e più rischia di favorire lo sviluppo di un disturbo mentale.

Image

24-Mar-24 · Ansia, depressione, traumi

Autolesionismo: il dolore fisico come anestetico del dolore mentale

Infliggersi volontariamente dolore fisico è un modo per spostare l'attenzione da una sofferenza mentale sentita come intollerabile.

L’autolesionismo consiste in un danno deliberato e autoinflitto al proprio corpo senza una finalità suicidaria ed è un fenomeno complesso, comune negli adolescenti (soprattutto femmine) e presente anche negli adulti. Circa il 15-20% degli adolescenti si procura volontariamente lesioni in modo occasionale, il 7,8% in modo ripetitivo, ma l’incidenza è ulteriormente aumentata con la pandemia. L’età media di esordio è tra i 12 e i 14 anni, ma tende ad abbassarsi ulteriormente. Le cause possono essere diverse, ma spesso si tratta di una strategia per gestire la sofferenza psicologicail dolore fisico autoprocurato diventa paradossalmente un anestetico che attenua momentaneamente un malessere psichico vissuto come intollerabile.

Image

16-Dec-23 · Ansia, depressione, traumi

A cosa serve stare male? Il significato relazionale di sintomi e disturbi psicologici

Sintomi e disturbi psicologici hanno un senso all'interno delle nostre relazioni con gli altri. Per poter guarire, occorre decifrarlo.

L’intuizione che sintomi e disturbi psicologici possano in qualche modo essere collegati alle relazioni con gli altri è comune anche in chi è completamente digiuno di psicologia. Succede molto spesso che le persone arrivino in psicoterapia con una propria ipotesi “relazionale” sull’origine dei loro problemi: «Penso che la mia carenza di autostima dipenda dal fatto che i miei genitori non mi apprezzavano», «Sono diventata così attenta alle esigenze degli altri perché mia madre era depressa», «Mi sono venuti gli attacchi di panico per il mobbing che ho subito dal mio capo», «Sono diventato così insicuro dopo che mia moglie mi ha tradito», «Sono ipocondriaca perché i miei genitori erano ossessionati dalle malattie».

Image

05-Jun-23 · Ansia, depressione, traumi

Disturbi alimentari: che ruolo hanno i social network?

I social possono favorire la comparsa e il mantenimento di disturbi alimentari proponendo ideali estetici irrealistici.

I disturbi alimentari possono avere anche un’origine sociale? Per molto tempo si è insistito sulle cause esclusivamente psicologiche dei disturbi alimentari, riconducendoli a psicopatologia individuale e/o familiare e considerando superfluo il contributo del contesto sociale  l’influsso dei media, in particolare del modello di bellezza veicolato, fino a qualche tempo fa, principalmente attraverso moda e televisione. Oggi il panorama è profondamente cambiato con l’avvento dei nuovi mezzi tecnologici e diversi autori ritengono che essi possano avere un ruolo nella genesi dei disturbi alimentari, a causa del modello di corpo che propongono insistentemente. Ampliare lo sguardo e comprendere tra i possibili fattori pure quello socio-culturale, permetterebbe di spiegare anche l’aumento consistente di disturbi alimentari riscontrato negli ultimi anni.

Image

29-May-23 · Ansia, depressione, traumi

Normalità e patologia in psicologia: come distinguerle?

Alcuni criteri aiutano a distinguere normale e patologico in psicologia e a capire quando chiedere aiuto.

«Quest’ansia che provo è normale per la situazione che sto vivendo, o devo preoccuparmi?», «Mio figlio è solo timido o la sua è una patologia? Devo portarlo dallo psicologo?», «Sto vivendo un lutto ma secondo me la mia reazione non è normale, sto troppo male dopo tanto tempo», «Come faccio a capire se mia moglie è solo triste per la sua malattia o se è caduta in depressione e deve curarsi?». Il problema della differenza tra normalità e patologia è pane quotidiano per noi psicologi ed è un tema complesso persino per noi addetti ai lavori, a maggior ragione ancora di più per le persone comuni. Come si distingue ciò che è normale da ciò che è patologico e quindi definibile come “disturbo”? Sulla base di quali criteri? E come decidere se è necessario un trattamento, che sia psicologico, farmacologico o misto?

Image

28-Jan-23 · Ansia, depressione, traumi

Fobia di sangue, ferite e aghi: le cause e come superarla

La fobia di sangue, ferite e aghi  porta e evitare procedure mediche necessarie per la propria salute. Le cause e la terapia per superarla.

«Dottoressa, mi vergogno a dirlo, penserà che sono uno stupido: dovrei avere paura della mia malattia, della chemioterapia, e invece sa cosa mi terrorizza adesso? Dover fare il prelievo del sangue! Lo so, è assurdo, ma mi sento male e poi svengo. Che figura! Grande e grosso, e ho questa paura stupida». La fobia del sangue e degli aghi, più propriamente detta fobia per sangue-iniezioni-ferite, non è affatto stupida e riguarda molte persone, circa il 4% della popolazione. In Oncologia, dove lavoro, prelievi e flebo sono la quotidianità e non è raro che i pazienti che arrivano per la prima volta in day hospital mi confessino questa paura, che li fa tanto vergognare e che credono di essere i soli a provare.

Image

27-Dec-22 · Ansia, depressione, traumi

Ansia e panico, che differenza c'è?

Occorre distinguere tra ansia normale, ansia patologica e panico, che costituisce uno dei disturbi d'ansia.

L’ansia è uno stato di apprensione dato dall’aspettativa di un evento futuro percepito come pericoloso. Di per sé non è una condizione patologica. Se resta ad un livello lieve o moderato, può anzi essere positiva e utile, in quanto ci aiuta a prepararci o proteggerci: ad esempio, l’ansia per un esame ci porta a studiare con impegno, l’ansia di ammalarci ci induce a fare controlli o adottare uno stile di vita sano. Quando l’ansia supera una certa soglia, quindi diventa troppo frequente, troppo duratura, troppo intensa, interferisce troppo con la vita quotidiana e causa una sofferenza soggettiva importante, allora entriamo nel campo della patologia e parliamo di disturbi d’ansia.

Image

14-Oct-22 · Ansia, depressione, traumi

Sepolti in casa: il disturbo da accumulo, cos'è e come si può curare

Il disturbo da accumulo rende difficile separarsi dai propri beni e comporta serie ripercussioni sulla salute e sulle relazioni sociali.

Sepolti in casa. Molti hanno sentito parlare del disturbo da accumulo per la prima volta solo in occasione dell’omonima serie televisiva americana, trasmessa sul canale Real Time e incentrata sulle vicende di persone affette da questo disturbo e ridotte a vivere in condizioni estreme. Anche l’attenzione della psichiatria su questo specifico disturbo è relativamente recente e ha portato negli ultimi anni ad approfondirne le caratteristiche, facendo luce su una patologia probabilmente a lungo sottostimata e che in realtà sembra interessare almeno il 2% della popolazione.

Image

29-May-22 · Ansia, depressione, traumi

Gli effetti del caldo sulla mente

 Temperature troppo elevate peggiorano le prestazioni cognitive e favoriscono i comportamenti violenti.

Più luce, belle giornate di sole da trascorrere all’aperto, vacanze, più occasioni sociali: l’estate è un periodo connotato positivamente e associato a emozioni piacevoli, a una maggior leggerezza e allegria. Molti amano il caldo perché significa abiti più leggeri, uscite, mare. D’altra parte, quando il caldo diventa eccessivo i suoi effetti possono essere sgradevoli e la sola idea dell’afa suscita nella maggior parte delle persone una reazione di avversione.

Image

29-May-22 · Ansia, depressione, traumi

Estate, gli effetti su ansia e depressione

La bella stagione in alcuni procura un peggioramento dei sintomi ansiosi e depressivi, per un mix di fattori fisici e sociali.

Contrariamente a quanto ci aspetteremmo, l’estate ha un impatto emotivamente disturbante su molte persone. Estate non significa relax, come siamo soliti pensare, anzi: nella stagione più calda aumenta in modo significativo il consumo di farmaci ansiolitici, di antidepressivi, di alcol e sostanze.
Sono soprattutto coloro che soffrono di disturbi dell’umore e d’ansia a risentire negativamente della bella stagione, ma anche chi non ha un disturbo conclamato può percepire un senso di disagio.

Image

28-Feb-22 · Ansia, depressione, traumi

Ansia sociale, quando il giudizio degli altri diventa vero terrore

L'ansia sociale fa parte dei disturbi ansiosi e riguarda la paura di apparire inadeguati agli occhi degli altri.

Ansia sociale, un disturbo che riguarda il 7% della popolazione e che è ancora poco conosciuto e spesso confuso con la timidezza.La fobia sociale, o ansia sociale, riguarda le situazioni in cui si è esposti alla valutazione altrui. Alcune occasioni sociali come prendere la parola in pubblico, tenere una conferenza, esibirsi suonando uno strumento ci espongono al giudizio altrui e ci procurano una certa, normale apprensione. Ma per alcuni, l’apprensione di essere giudicati negativamente da altri diventa vero terrore, e le situazioni temute sono anche le più semplici della vita quotidiana: mangiare in presenza di altri, telefonare, usare un bagno pubblico, entrare in una stanza dove tutti sono già seduti, scrivere la propria firma davanti a qualcuno. Diventa perciò comprensibile quanto il disturbo possa essere limitante.

Image

27-Feb-22 · Ansia, depressione, traumi

Il cibo come rifugio: la "fame nervosa"

Nella fame nervosa l’assunzione di cibo dipende  da stimoli di tipo emozionale piuttosto che da un bisogno  biologico di nutrirsi. 

Con l’espressione “fame nervosa” si indicano quelle situazioni in cui l’assunzione di cibo dipende più da stimoli di tipo emozionale che da una necessità biologica di nutrirsi, un reale senso di fame. Viene scatenata soprattutto da una difficoltà a gestire le emozioni negative: il cibo può essere così utilizzato come un rifugio per far fronte a senso di vuoto, tristezza, ansia, rabbia, frustrazione.

Image

17-Jul-21 · Ansia, depressione, traumi

Vacanze, Covid e paura di viaggiare

Riprendere a viaggiare in tempo di Covid richiede adattamento, organizzazione ed equilibrio tra precauzioni e fiducia.

Zone bianche, greenpass, vaccini, contagi in calo: la situazione migliorata sotto il profilo della diffusione del virus e la maggior sicurezza permessa dalle vaccinazioni stanno spingendo molti a riprendere i viaggi e a concedersi la vacanza tanto agognata nei mesi di restrizioni. Se alcuni hanno approfittato immediatamente e con fin troppo entusiasmo delle nuove possibilità, con il rischio di sottovalutare pericoli ancora presenti e di adottare comportamenti imprudenti, altri invece sono restii a riprendere le consuete attività, restando dubbiosi o manifestando veri e propri sintomi di ansia di fronte alla prospettiva di spostarsi, programmare ferie, utilizzare mezzi di trasporto.

Image

01-May-21 · Ansia, depressione, traumi

Disturbo bipolare, molti ne parlano ma pochi lo conoscono

Il disturbo bipolare consiste nell'alternarsi di episodi depressivi e maniacali, ma viene spesso confuso con altre condizioni.

«Dottoressa, mia figlia di 15 anni è bipolare».
Ah. Le è stata fatta questa diagnosi da uno specialista?
«No, però me lo ha detto una mia amica che l’ha letto su Internet».
«Durante la giornata ho degli sbalzi di umore…sono bipolare, vero?».
«Ho un’amica che cambia idea di continuo, non si sa cosa voglia dalla vita, è bipolare!».
«Io sono fuori dagli schemi, mi piace essere un po’ matto, essere imprevedibile: insomma, mi definisco bipolare».

Image

14-Nov-20 · Ansia, depressione, traumi

Ansia da prestazione, come gestirla

Una certa quota di ansia accompagna normalmente ogni prova, ma quando diventa eccessiva  influisce negativamente sulla prestazione.

Sostenere un’interrogazione o un esame a scuola o all’università, cimentarci in una gara sportiva, esibirci in pubblico suonando uno strumento o recitando: sono esempi di situazioni in cui ci viene richiesta una prestazione, ovvero in cui il nostro comportamento o la nostra attività viene valutata rispetto alle nostre capacità, al nostro impegno e al risultato ottenuto.

Image

07-Nov-20 · Ansia, depressione, traumi

Paura di guidare, cause e terapie

Le cause della paura di guidare spaziano dall'inesperienza, ai traumi, ai problemi relazionali.

Tachicardia, sudorazione, tremore, mancanza d’aria, fino all’attacco di panico: sono i sintomi che possono accompagnare la paura di guidare. Paura e ansia alla guida, a diversi livelli di gravità, interessano quasi un terzo della popolazione. Quando i sintomi diventano così intensi da causare un disagio significativo o un’importante compromissione della qualità di vita, si parla di fobia.

Image

21-Jun-19 · Ansia, depressione, traumi

Disturbo ossessivo-compulsivo: sintomi e terapia

Il disturbo ossessivo-compulsivo comporta pensieri ossessivi e rituali per controllare l'ansia. Scopri le cause e le terapie migliori.

Si abbrevia in “DOC”. In questo caso, però, non parliamo del marchio di qualità usato in enologia, ma di qualcosa decisamente più sgradevole: il Disturbo Ossessivo-Compulsivo, detto appunto, nel suo acronimo inglese, DOC. Si tratta di un disturbo d’ansia in cui sono presenti ossessioni e compulsioni. Alcune persone hanno solo ossessioni, altre solo compulsioni, ma la stragrande maggioranza presenta entrambe.

Image

21-Jun-19 · Ansia, depressione, traumi

Attacco di panico, cosa fare durante la crisi e dopo

L'attacco di panico irrompe con intensa paura e sgradevoli sintomi fisici. Le cause, cosa fare durante la crisi e dopo.

“Mi manca l’aria, mi batte il cuore all’impazzata, mi sento morire…non puoi capire se non l’hai mai provato”: è il tipico resoconto di un attacco di panico. Il primo attacco non si scorda mai, è un’esperienza di puro terrore accompagnato da sintomi fisici imponenti e allarmanti, che fanno temere una grave malattia o addirittura la morte. Si tratta invece di un disturbo d’ansia complesso, che ha a che fare con la nostra modalità di vivere e gestire le emozioni.

Image

21-Jun-19 · Ansia, depressione, traumi

Depressione in famiglia, come essere di aiuto

La depressione di un membro della famiglia ha conseguenze anche sugli altri. Come comportarsi e cosa dire per aiutare a superare la malattia?

Quando una persona è colpita da depressione, anche chi le vive accanto subisce le conseguenze della sua condizione. Sui familiari grava un fardello molto pesante: la depressione del congiunto influenza negativamente la loro vita lavorativa e sentimentale, suscita ansia e demoralizzazione. Fermo restando che la depressione è una patologia che richiede un trattamento specifico, di tipo psicologico e/o farmacologico, anche le persone che vivono accanto al depresso, con il proprio atteggiamento, possono essere di aiuto nel favorire il superamento della malattia.

Image

21-Jun-19 · Ansia, depressione, traumi

Fobia sociale: la paura del giudizio degli altri

La fobia sociale comporta la paura di apparire inadeguati. Si guarisce concentrandosi sugli altri piuttosto che su se stessi.

Prendere la parola in pubblico, tenere una conferenza, esibirsi suonando uno strumento: ci sono situazioni che ci espongono al giudizio altrui e ci procurano una certa, normale apprensione. Ma per alcuni, l’apprensione diventa vero terrore, e le situazioni temute sono anche le più semplici della vita quotidiana. È ciò che accade nella fobia sociale.

Image

21-Jun-19 · Ansia, depressione, traumi

Le fobie, cosa sono e come superarle

Le fobie sono paure irrazionali che possono riguardare qualunque situazione. Per superarle serve affrontare la paura in modo graduale e programmato.

L’aereo, i serpenti, gli aghi e l’altezza sono un classico. Ma ci sono pure lampadari, cellulari, pagliacci, persino suocere. L’elenco dei potenziali oggetti in grado di scatenare fobie è illimitato e spesso anche bizzarro. La fobia specifica è una paura marcata, persistente e irragionevole per oggetti o situazioni che non costituiscono un pericolo reale. Anche se la persona si rende conto che il suo timore è eccessivo, a nulla valgono le spiegazioni razionali: al presentarsi dello stimolo, o anche al solo immaginarlo, viene sopraffatta dall’ansia. Come negli altri disturbi d’ansia, sono presenti intensi sintomi fisici come tachicardia, sudorazione, tremori, vertigini. In certi casi, la paura può essere normale: volare in aereo, ad esempio, intimorisce molti. La maggior parte delle persone, tuttavia, vola lo stesso malgrado il disagio. Parliamo di fobia quando la paura è tale da scatenare una intensa ansia o portare a evitare sistematicamente di prendere l’aereo.

Image

21-Jun-19 · Ansia, depressione, traumi

Il disturbo da stress post traumatico, come superarlo

Il disturbo da stress post traumatico colpisce chi ha vissuto un trauma con ricordi intrusivi ed evitamento di tutto quello che rievoca l'evento.

Il Disturbo da Stress Post Traumatico  (abbreviato in PTSD) è un disturbo d’ansia che può colpire chi abbia vissuto o abbia assistito a un evento traumatico che ha comportato un rischio per l’integrità fisica o per la vita propria o altrui. Eventi traumatici sono ad esempio aggressioni fisiche, rapine, stupri, incidenti, gravi malattie, calamità naturali come terremoti, inondazioni; tuttavia, anche accadimenti meno estremi ma prolungati nel tempo, come maltrattamenti fisici e psicologici, possono provocare il disturbo. Il PTSD può colpire pertanto chi ha subito personalmente l’evento traumatico, i testimoni o i familiari delle persona colpita (anche il solo venire a conoscenza di gravi incidenti o lesioni o della morte improvvisa di un parente o amico), o anche il personale di soccorso che opera con le vittime.

Image

Signorina lei ha bisogno d'affetto

Scarica il PDF