24-Mar-24 · Ansia, depressione, traumi
Autolesionismo: il dolore fisico come anestetico del dolore mentale
Infliggersi volontariamente dolore fisico è un modo per spostare l'attenzione da una sofferenza mentale sentita come intollerabile.
L’autolesionismo consiste in un danno deliberato e autoinflitto al proprio corpo senza una finalità suicidaria ed è un fenomeno complesso, comune negli adolescenti (soprattutto femmine) e presente anche negli adulti. Circa il 15-20% degli adolescenti si procura volontariamente lesioni in modo occasionale, il 7,8% in modo ripetitivo, ma l’incidenza è ulteriormente aumentata con la pandemia. L’età media di esordio è tra i 12 e i 14 anni, ma tende ad abbassarsi ulteriormente. Le cause possono essere diverse, ma spesso si tratta di una strategia per gestire la sofferenza psicologica: il dolore fisico autoprocurato diventa paradossalmente un anestetico che attenua momentaneamente un malessere psichico vissuto come intollerabile.