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13-Sep-25 · Psicologia del benessere

Si può essere felici senza amici?

Ci sono persone che non hanno amici o ne hanno pochissimi e si dicono ugualmente felici e soddisfatte, a differenza di quanto comunemente si pensi.

Non avere amici o averne pochissimi è una condizione generalmente considerata triste, non normale o poco sana. Le persone senza amici sono percepite negativamente: si pensa che abbiamo difficoltà relazionali, che siano troppo chiuse, asociali, o troppo timide, e che sicuramente sarebbero più felici se avessero degli amici. Vengono di solito sollecitate dagli altri ad avere più rapporti sociali e a superare questa condizione anomala per evitare una serie di conseguenze sul loro benessere emotivo e sulla salute fisica, in quanto molte ricerche hanno mostrato come una rete di amicizie sia un fattore di resilienza che aiuta a fronteggiare gli stress, migliora la salute e l’aspettativa di vita, mentre la solitudine ha un impatto negativo.

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15-Aug-25 · Psicologia del benessere

Serendipità: è davvero solo un caso?

Trovare qualcosa di importante mentre si sta cercando altro non succede per caso ma dipende dall'atteggiamento mentale.

“Serendipità” è il termine con cui si indica il fatto di trovare o scoprire qualcosa di importante, di prezioso o risolutivo, mentre si sta cercando altro. Con lo stesso termine si indica anche la capacità che rende ciò possibile: capacità di accorgersi  di qualcosa di inatteso, di individuarlo e di utilizzarlo come occasione vantaggiosa. Ciò che viene trovato, infatti,  pur non avendo nessun collegamento con quello che si stava cercando, si rivela però altrettanto utile e importante, qualcosa di cui avevamo bisogno o che ci permette di risolvere un problema. La serendipità si traduce, nel concreto, in quelli che definiamo colpi di fortuna, o scoperte, o piacevoli coincidenze. In ogni caso, la sensazione associata è piacevole e gratificante, perché quello che troviamo per caso comporta un cambiamento in senso positivo e migliorativo, dal ritrovamento fortuito di un oggetto che cercavamo da tanto tempo, fino all’incontro casuale con quello che sarà l’amore della nostra vita mentre eravamo concentrati in tutt’altro.

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25-Apr-25 · Psicologia del benessere

"Dovrei essere felice, e invece…": perché non proviamo la gioia che ci aspettavamo

Non sentirsi felici malgrado si viva una situazione piacevole fa sentire sbagliati e in colpa, ma le possibili spiegazioni sono diverse.

«Dovrei essere felice e invece non lo sono, cos’ho che non va?», «Ho tutto ma non sono felice lo stesso, perché?», «Ho ottenuto quello che desideravo, eppure non sono felice», «Chiunque sarebbe felice al posto mio, perché io non ci riesco?», «È un momento importante della mia vita, perché non sono felice come dovrei? Mi vergogno anche a dirlo». Molte persone che mi chiedono aiuto percepiscono una dolorosa distanza tra ciò che provano e ciò che si aspettavano di provare, o ciò che credono si debba provare, in certe condizioni della loro vita. Non riescono a trovare una ragione per come si sentono, anzi, la percezione che non ci sia una valida ragione è proprio ciò che li destabilizza, li confonde, li fa sentire in colpa, insinua il sospetto di avere una psicopatologia, o insinua il dubbio terribile di aver sbagliato completamente alcune scelte della propria vita. Il lavoro che facciamo insieme esplorando pensieri, emozioni, aspettative, valori, permette di diradare la nebbia e comprendere l’origine, diversa per ciascuno, di questo penoso stato emotivo.

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23-Mar-25 · Psicologia del benessere

L'effetto dei colori su mente e corpo

I colori hanno il potere di influenzare parametri vitali, processi cognitivi, emozioni e comportamenti.

Il colore ha un impatto sul nostro benessere fisico e psicologico influenzando parametri vitali, processi cognitivi, emozioni e comportamenti. Molte delle nostre scelte quotidiane sono guidate dai colori e non sempre ne siamo consapevoli. I nostri acquisti, ad esempio, dipenderebbero per oltre il 90% dal colore del prodotto, e persino gusto e aroma di cibi e bevande vengono influenzati dal colore dei contenitori in cui sono serviti: percepiamo come più buono e intenso un caffè servito in un contenitore marrone, mangiamo in maggiore quantità un cibo servito in un piatto del suo stesso colore (ad esempio, un’insalata su un piatto verde). Lo stimolo visivo è il primo e il più immediato che i nostri sensi colgono e il colore svolge un ruolo da protagonista.

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11-Jan-25 · Psicologia del benessere

Sogni ricorrenti, che significato hanno?

I sogni che ci ripropongono ripetutamente una stessa tematica possono essere un tentativo della mente di elaborare problematiche significative. 

Il mio tipico sogno ricorrente è dover andare in un bagno pubblico e trovarli tutti occupati o senza le porte, oppure arrampicarmi in alto da qualche parte e poi non riuscire più a scendere. Quando invece sono troppo provata dal lavoro, puntualmente sogno per qualche notte di avere la casa invasa dai pazienti! Il mio sogno ricorrente piacevole è invece lo stesso da decenni: assaporare gli indimenticabili compianti bignè al cioccolato della pasticceria Turchi, che i miei compaesani ricorderanno certamente. I sogni ricorrenti sono quei sogni che periodicamente si ripetono in modo molto simile e moltissime persone (si stima il 70%) ne fanno esperienza. Possono ripresentarsi in modo variabile: a distanza di giorni, settimane, mesi o anni, oppure in coincidenza con periodi di particolare stress.

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23-Nov-24 · Psicologia del benessere

Scrivere a mano, perché ci aiuta a tenere in forma il cervello

Scrivere a mano ha un effetto benefico sulle nostre funzioni cognitive.

Con la diffusione del computer e di altri strumenti elettronici, la scrittura a mano è stata relegata a uno spazio sempre più marginale, se non abbandonata del tutto. Molti di noi, abituati a scrivere quasi sempre su una tastiera, si trovano impacciati e disabituati quando riprendono in mano una penna. La scrittura su tastiera è più chiara e rapida, i segni sono più comprensibili e meno suscettibili di interpretazione, le correzioni possono essere fatte molto più facilmente. Inoltre è innegabilmente comodo poter apportare modifiche, stampare, inviare uno scritto ovunque con un click.

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27-Jul-24 · Psicologia del benessere

Cambiare nome o cognome: ecco perché si desidera una nuova identità

Vivere con un nome o un cognome scomodi o sgraditi comporta per alcuni un disagio tale da richiederne ufficialmente il cambio.

Quand’ero piccola, verso i cinque o sei anni, ci fu un periodo in cui volevo essere chiamata Paola. «Perché a me piace di più», tagliai corto coi miei genitori, quando scoprirono la cosa ascoltando casualmente la signora delle pulizie – santa donna che, senza battere ciglio, mi aveva assecondata nella mia bizzarra richiesta – chiamarmi così. Mi ero ben guardata infatti dal farlo con loro, temendo forse di dispiacerli e limitandomi ad imporre la nuova regola alle  mie amichette e a qualche adulto accuratamente selezionato. Rientrato il problema del nome, poco dopo me la presi  col mio cognome e ci fu un altro periodo in cui mi presentavo orgogliosamente come Lucia Montinni, perché, sulla base di non so quale imperscrutabile logica, Montinni mi appariva estremamente più raffinato, prestigioso e altisonante di Montesi.

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29-Jun-24 · Psicologia del benessere

Uscire dalla zona di comfort: è davvero sempre un bene?

Viene dipinta come una condizione limitante da superare per essere felici  e avere successo, ma la comfort zone costituisce una base sicura di cui non possiamo fare a meno.

“Esci dalla tua comfort zone!”, “La vita comincia fuori dalla comfort zone”, “Ottieni il successo abbandonando la tua zona di comfort”: da qualche anno, sul web è un pullulare di slogan simili, di imperativi a lasciare la propria “area di sicurezza” – descritta ormai come il male assoluto e il limite da superare per essere felici e realizzati – e di manuali, corsi e seminari con consigli pratici per riuscirci. Il tema della comfort zone è un cavallo di battaglia di tutto il settore che attiene ai life coach, mental coach e guru vari, ovvero figure che parlano di psicologia e danno indicazioni in merito, senza aver studiato psicologia; è molto più raro che uno psicologo si spinga a parlare di comfort zone negli stessi termini riduttivi ed evidenziandone esclusivamente gli aspetti positivi, ovvero distorcendone il significato e diffondendo messaggi dannosi.

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22-Jun-24 · Psicologia del benessere

I motivi dell’autosabotaggio: così ci proteggiamo dal cambiamento

A volte, pur desiderando tanto qualcosa, inconsciamente facciamo in modo di non poterlo raggiungere. Ecco i motivi dietro a questo comportamento.

Può capitare a ognuno di noi. Vorremmo tanto qualcosa, ma poi immancabilmente accade un qualche impedimento che non ci consente di raggiungerlo. Diamo la colpa ad altri, al destino, alla sfortuna, ma se ci riflettiamo in modo più approfondito e onesto, ci accorgiamo che siamo noi stessi a remare contro i nostri progetti e a farli naufragare. L’autosabotaggio è l’insieme delle azioni che mettiamo in atto, in modo più o meno consapevole, e che ostacolano il raggiungimento dei nostri obiettivi. Questo può accadere nelle relazioni, nel lavoro, nella salute e così via, in tutti gli ambiti della nostra vita: possiamo autosabotarci, ad esempio,  mandando all’aria opportunità professionali, o procrastinando una dieta necessaria per la nostra salute, o ancora scartando tutti i potenziali partner con cui potremmo costruire una relazione soddisfacente.

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27-Apr-24 · Psicologia del benessere

Rilassamento e meditazione, benèfici ma non per tutti

Sono considerati una panacea per ansia e stress, ma anch'essi presentano controindicazioni ed effetti negativi che occorre conoscere. 

Calmano l’ansia, liberano neurotrasmettitori che migliorano l’umore, riducono gli ormoni dello stress, riducono il dolore, aiutano a raggiungere una migliore consapevolezza. Le tecniche di rilassamento, la meditazione, la mindfulness sono note per i loro effetti benèfici e attualmente vivono un periodo di fulgore: basta digitarne la parola su un motore di ricerca per essere inondati di video, illustrazioni pratiche, esercizi alla portata di tutti.

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02-Mar-24 · Psicologia del benessere

Sano egoismo: quando pensare per sè diventa un bene anche per gli altri

Essere sanamente egoisti ci permette di avere maggiore forza ed energia nel momento in cui vogliamo aiutare gli altri.

«Mi sento in colpa ad essere felice, mentre qui vicino c’è la guerra», «Mi vergogno ad andare in vacanza e divertirmi, pensando che ci sono bambini che stanno morendo», «Ho festeggiato la mia laurea, ma quasi mi sentivo cattiva, sapendo che c’è chi fugge dai bombardamenti»: sono alcuni dei pensieri che ho raccolto dai miei pazienti in questi giorni e che ho sentito pronunciare da più persone, da quando le notizie e le immagini della guerra in Ucraina sono entrate nelle nostre case, portando angoscia, rabbia e, appunto, senso di colpa.

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09-Nov-23 · Psicologia del benessere

Perdonare sè stessi: come imparare a farlo

Perdonare noi stessi per gli errori commessi ci permette di liberare energie per vivere con maggiore pienezza.

Natale, tempo di buoni sentimenti. Mai come in questo periodo siamo indotti a fare i conti  con la qualità delle nostre relazioni affettive, con la soddisfazione che ne traiamo o al contrario con il dispiacere di tensioni, conflitti, conti in sospeso. Ci chiediamo se perdonare torti subiti, se riappacificarci dopo una lite, se provare a superare antichi rancori. E riguardo a noi stessi, invece, ai nostri errori e sensi di colpa, a che punto ci troviamo? “I trattati di pace con sé stessi sono spesso i più difficili da concludere”, recita un aforisma di R.Gary, sottolineando quanto perdonare sé stessi possa essere un’impresa più difficile ancora, che perdonare un altro. D’altra parte, vivere torturandoci nel senso di colpa è una pena sterile che non porta nessun giovamento né a noi, né alle persone a cui  abbiamo, volontariamente o meno, fatto del male.

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09-Nov-23 · Psicologia del benessere

I benefici della mindfulness: 3 semplici esercizi

Questa pratica consiste nel prestare attenzione a quel che accade nel momento presente e apporta numerosi benefici.

Si chiama Mindfulness e la parola può suonare strana a molti e indurre perplessità, ma potremmo più semplicemente tradurla  con “osservare”, “notare”, “dare attenzione”, “essere presenti”. Praticare la Mindfulness significa insomma prestare attenzione al momento presente, con apertura e curiosità, ovvero portare la consapevolezza sull’esperienza diretta che viviamo al momento, piuttosto che essere altrove con le mente come spesso ci accade, catturati dai nostri pensieri e ragionamenti.

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28-Oct-23 · Psicologia del benessere

Stare meglio con un libro: otto benefici della lettura

Leggere tiene il cervello allenato, allontana lo stress, rende empatici e prepara ad affrontare situazioni problematiche.

Un’attività alla portata di tutti e benefica per la salute fisica e mentale. Leggere libri fa bene: ogni appassionato lettore lo sa per esperienza, ma anche la scienza conferma i numerosi vantaggi  di questa buona abitudine sul corpo e sulla mente. Dedicare del tempo alla lettura, anche solo pochi minuti al giorno, rappresenta un modo per prendersi cura di sé. Perché immergersi in un libro ha effetti così positivi? I motivi sono diversi:

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17-Aug-23 · Psicologia del benessere

"Posso" invece che "Devo": il potere delle parole che usiamo con noi stessi

Le parole che usiamo nel nostro dialogo interiore hanno un grande potere: scegliamole con cura.

È la mia parola preferita, poche lettere ma un mondo di significati: “Posso”. Trovo che sia allo stesso tempo il più utile strumento e il più ambito risultato di una psicoterapia. “Posso” significa libertà di scegliere, consapevolezza del limite e della capacità al tempo stesso, responsabilità personale, flessibilità. Restituisce alle persone un potere e un controllo sulla propria vita e permette di uscire da schemi rigidi e disfunzionali.

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05-Jun-23 · Psicologia del benessere

Scrivere per stare meglio

Mettere nero su bianco quello che ci turba rappresenta un'utile strategia per alleviare la sofferenza e gestire meglio i problemi.

“Scrivere sulle cose mi ha permesso di sopportarle”, recita un aforisma di Charles Bukoski, scrittore e poeta dalla vita travagliata che traspare senza troppi filtri dalle sue opere. Scrivere può dunque essere un modo con cui alleviamo i dolori, sfoghiamo le emozioni sgradevoli, rielaboriamo quanto ci accade. A molti succede di sentirsi meglio dopo aver messo nero su bianco ciò che provano o il racconto di qualcosa che li ha turbati. Non è necessario avere particolari abilità di scrittura e non occorre neanche fare attenzione alla grammatica, anche perché lo scritto di solito rimane a noi e, anzi, a volte proprio il fatto di gettarlo via è ulteriormente liberatorio. Si tratta quindi di una strategia alla portata di tutti che può dare molteplici benefici.

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05-Jun-23 · Psicologia del benessere

Sogni nel cassetto, cosa ci impedisce di realizzarli?

I nostri sogni possono restare irrealizzati per diversi motivi, alcuni dei quali totalmente inconsapevoli.

I sogni sono la stella cometa verso cui muovere i nostri passi. Eppure, quasi sempre ci fermiamo, rinunciamo perché costretti o perché scoraggiati, oppure non siamo consapevoli di quale sia il nostro sogno. Tant’è che è stata istituita anche una giornata mondiale (la Giornata dei Sogni, che si celebra il 25 settembre) con l’intento di motivare e ispirare le persone a coltivare e realizzare i propri sogni, apportando un beneficio a sé stessi e alla comunità. Per spronarci ad andare avanti con i nostri sogni.

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29-May-23 · Psicologia del benessere

Accettazione: smettere di lottare contro ciò che non si può cambiare

Accettare significa smettere di sprecare energie in quello che non possiamo cambiare.

Il tema dell’accettazione occupa un posto di rilievo tra i concetti della psicologia e ricorre frequentemente tra le problematiche di chi chiede un aiuto psicologico. “Non riesco ad accettarlo” è una delle frasi che noi psicologi sentiamo pronunciare più spesso. Può trattarsi della morte di una persona cara, di una malattia, della fine di una relazione sentimentale, ma anche di molte altre situazioni di minore gravità. Allo stesso tempo, l’accettazione, della realtà e di sé stessi, è parte fondamentale di qualunque percorso di psicoterapia.

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10-Apr-23 · Psicologia del benessere

Psicologo dello sport: chi è e di cosa si occupa

Lo psicologo dello sport si occupa degli aspetti cognitivi, emotivi e comportamentali connessi alla prestazione sportiva.

Durante le ultime Olimpiadi si è parlato molto della condizione mentale ed emotiva degli atleti e di come questa possa influire sulla prestazione. Non ho mai sentito pronunciare così tante volte le parole “psicologia”, “testa”, “mentale” nel contesto di una manifestazione sportiva. D’altra parte, sull’argomento regnano confusione e perplessità ed è capitato più volte, ultimamente, che qualcuno mi rivolgesse domande a proposito: ma serve davvero uno psicologo nello sport? E che fa? Ma serve a curare quelli stressati? E che differenza c’è con il mental coach?

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27-Dec-22 · Psicologia del benessere

Perchè ridere fa bene al corpo e alla mente

Ritenuta in passato volgare e sconveniente, oggi la risata viene considerata terapeutica per i suoi numerosi effetti benefici su corpo e psiche.

Ogni volta che il clima della classe si faceva troppo allegro o qualcuno di noi si lasciava sfuggire una risata, il maestro ci riprendeva con piglio severo ripetendo come un mantra il suo solito motto: “Il riso abbonda sulla bocca degli sciocchi”. Quarant’anni fa era quasi la regola, credo che pochi della nostra generazione non siano mai stati redarguiti con la fatidica frase. Del resto, in passato ridere era giudicato un comportamento sconveniente e volgare, soprattutto per le donne.
Il mio maestro oggi inorridirebbe sapendo che il riso si è guadagnato addirittura una giornata mondiale tutta sua, che si celebra il 2maggio. La risata si è conquistata infatti una posizione di tutto rispetto tra gli oggetti di studio delle scienze, che ne hanno indagato gli aspetti fisiologici e psicologici. Non ci sono più dubbi sui potenti effetti benefici della risata, tanto che sono ormai ampiamente diffuse attività come la clownterapia negli ospedali e lo “yoga della risata”.

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03-Dec-22 · Psicologia del benessere

Sogni premonitori: cosa ne pensa la psicologia?

Possiamo prevedere eventi futuri attraverso sogni? La psicologia fa luce sui meccanismi della mente coinvolti in questi affascinanti fenomeni.

Succede anche ai più scettici e ai più razionali, di non riuscire a restare completamente indifferenti di fronte a quello che sembrerebbe proprio un sogno premonitore, ovvero uno di quei sogni in cui appaiono degli eventi che poi accadono davvero qualche tempo dopo. Per quanto si faccia appello alla razionalità, certe sorprendenti coincidenze affascinano, a volte inquietano, sollevano dubbi e curiosità: “E se fosse stato davvero un sogno premonitore? Davvero possiamo prevedere il futuro nei sogni? Ho qualche capacità di preveggenza? Devo preoccuparmi se sogno qualche evento negativo?”.

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20-Nov-22 · Psicologia del benessere

Ridere e far ridere: quale tipo di umorismo possiedi?

L'umorismo aiuta a vivere con leggerezza e ad avere migliori relazioni sociali, ma in alcuni casi diventa nocivo per noi e gli altri.

Il senso dell’umorismo è una di quelle caratteristiche che quasi tutti pensiamo di possedere. La maggior parte delle persone afferma infatti di avere senso dell’umorismo, anche se poi nei fatti non sempre viene compreso e apprezzato dagli altri e il feedback può non corrispondere alla percezione del soggetto. In effetti l’umorismo è un costrutto complesso di difficile definizione, i cui affascinanti meccanismi non sono stati ancora compresi appieno dalla scienza. Numerose variabili incidono nel rendere comico o divertente un aspetto della realtà e nel suscitare o meno una risata. Le persone hanno poi  punti di vista diversi su cosa sia divertente, e modi diversi di usare l’umorismo.

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15-Aug-22 · Psicologia del benessere

Perchè le amicizie finiscono?

 La natura del legame amicale lo rende vulnerabile ai cambiamenti che accompagnano la vita.

Non è quasi mai il motivo ufficiale della richiesta di aiuto, ma poi accade che, nel raccontare di sé e della propria storia, molti miei pazienti riportino, tra i motivi che contribuiscono alla loro sofferenza, la fine di un legame di amicizia importante che provoca in loro dolore, amarezza, delusione, nostalgia, ma anche senso di colpa e rimorso. Sentimenti che spesso rimangono inespressi anche perché non trovano, nel contesto sociale, un’attenzione adeguata.

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23-Jul-22 · Psicologia del benessere

Il bisogno di avere sempre l'approvazione degli altri

L'eccessiva ricerca dell'approvazione degli altri ci porta a rinunciare ad esprimere noi stessi e a perdere il contatto coi nostri bisogni.

Tutti abbiamo bisogno, in qualche momento, dell’approvazione degli altri. Essere riconosciuti, apprezzati, approvati dagli altri ci fa sentire di appartenere a un gruppo, di essere al sicuro e protetti e risponde al bisogno primordiale di vedere garantita la nostra sopravvivenza.
Ci fa piacere essere lodati e stimati, vedere che le nostre qualità e i nostri comportamenti sono giudicati positivamente dagli altri. Talvolta, però, la ricerca dell’approvazione da parte degli altri si fa troppo intensa e disfunzionale, fino a diventare una dipendenza che ci limita in modo significativo, al punto da rinunciare ad esprimere noi stessi.

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06-Jul-22 · Psicologia del benessere

Risparmiare, quando diventa patologico

Saper risparmiare comporta numerosi vantaggi, ma a volte la riluttanza a spendere sconfina nella patologia.

Chi da piccolo non ha mai ricevuto in regalo un salvadanaio, magari di quelli con la classica forma a maialino? Un piccolo oggetto che fin da bambini ci incoraggia a riflettere sul senso e sull’uso del denaro e sull’impegno necessario per accumulare la cifra che occorre per avere ciò che desideriamo; uno strumento che allena a resistere alla tentazione di spendere subito il denaro posseduto e a posticipare una gratificazione, nonché a sperimentare il piacere di sapere di avere da parte un gruzzoletto per eventuali necessità. Risparmiare, nel senso di spendere il denaro in modo oculato o con moderazione, viene considerata una virtù ed ha generalmente una connotazione positiva in quanto capacità desiderabile ed utile: basta digitare “risparmio” su Google e compaiono centinaia di pagine che offrono suggerimenti e trucchi per imparare a risparmiare. Esiste anche una Giornata Mondiale del Risparmio, che cade il 31 ottobre.

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18-Jun-22 · Psicologia del benessere

Musica, perchè ascoltarla ci fa sentire meglio?

La musica ha effetti benefici sia sul nostro corpo che sulla nostra mente e ci aiuta a regolare il nostro stato emotivo.

“Perché ascolti quella roba deprimente? Vuoi proprio farti ancora più male!”, commenta chi ci sta vicino, eppure lo facciamo istintivamente: quando ci sentiamo tristi o soffriamo per qualcosa, andiamo ad ascoltare proprio quelle canzoni tristi, malinconiche, che ci fanno immergere ancora di più in quello stato d’animo negativo. Sembrerebbe più logico cercare di risollevare l’umore ascoltando musica allegra e spensierata, ma accade esattamente il contrario, perché una delle funzioni della musica è proprio quella catartica, ovvero di sfogo e liberazione dalle emozioni sgradevoli.

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29-May-22 · Psicologia del benessere

Il fascino del mare e i suoi effetti sulla mente

Il mare ha il potere di calmare o di infondere energia per le sue caratteristiche fisiche e per i significati simbolici.

«La cosa che mi manca di più? Sicuramente il mare! Se non posso fare la mia passeggiata quotidiana al mare, non riesco a scaricare la tensione»; «La prima cosa che farò appena potremo di nuovo uscire? Correrò al mare, già solo sedermi sulla riva mi dà serenità»; «Nei momenti difficili io ho bisogno di andare al mare, quel rumore delle onde che si ripete sempre uguale mi calma».

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25-Apr-22 · Psicologia del benessere

Cani in ufficio, con le giuste regole è un vantaggio per tutti

Se si rispettano le dovute regole, portare il proprio cane sul luogo di lavoro comporta benefici per il lavoratore, per l'azienda e per l'animale.

Negli Stati Uniti è una realtà diffusa, una politica adottata da un’azienda su cinque: Google, Amazon, Facebook sono solo alcune delle grandi compagnie che permettono ai dipendenti di portare il proprio cane in ufficio. In Italia solo il 7% della aziende li accoglie regolarmente (tra queste Purina, Mars, Nintendo, Unicredit, il Comune di Genova), anche perchè il tipo di lavoro più diffuso da noi si presta meno a questa possibilità, che trova la sua applicazione migliore in caso di lavoro fisso alla scrivania e al pc. Da oltre vent’anni si celebra anche annualmente la Giornata del cane in ufficio, con l’intento di far conoscere questa opportunità e aumentarne la diffusione.

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25-Apr-22 · Psicologia del benessere

Fare la maglia, cucinare, colorare: perchè le attività manuali contrastano ansia e stress

Svolgere attività manuali e creative aiuta a contrastare stress, ansia e depressione.

«Il giorno prima del mio intervento sono stata assalita dall’ansia, non riuscivo a calmarmi neanche con la meditazione, come faccio di solito. Alla fine sai cosa mi ha aiutato? Mi vergogno a dirtelo… mi sono messa a fare la maglia! Pensa che stupidaggine! Eppure, lo devo dire, ha funzionato. Sono strana, vero?». No, non è affatto strano, e non è per niente una stupidaggine. Anzi, oggi abbiamo evidenze sperimentali sull’argomento. Lavorare a maglia o all’uncinetto, fare giardinaggio, cucinare le lasagne o una torta, creare album per le fotografie, colorare mandala, ridipingere la libreria di casa, costruire aerei da modellismo, sono solo alcune delle attività che le mie pazienti e i miei pazienti mi dicono essere di grande aiuto, per loro, per gestire l’ansia. Tutte hanno un denominatore comune: sono fatte usando le mani.

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12-Apr-22 · Psicologia del benessere

Gli aspetti positivi della tristezza

Consideriamo la tristezza un'emozione negativa e sbagliata da evitare, invece svolge un ruolo prezioso nel mantenere il nostro equilibrio psichico.

La tristezza non gode di una buona fama. La consideriamo qualcosa di negativo e sbagliato da allontanare più possibile. Se vediamo una persona triste, che magari piange, di solito la incoraggiamo subito a tirarsi su, a reagire, a pensare positivo.
La tristezza è considerata sinonimo di debolezza e stride con l’immagine performante ed energica che la nostra cultura enfatizza. Ma, soprattutto, il timore diffuso è che concedere spazio alla tristezza significhi precipitare poi nella depressione, meglio quindi reprimerla immediatamente. Ma è un timore dettato da un fraintendimento: molti confondono infatti la tristezza con la depressione, anche a causa dell’uso scorretto che comunemente viene fatto del termine “depressione”.

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21-Sep-21 · Psicologia del benessere

Natura, perchè fa bene alla mente

Stare in ambienti naturali ha un effetto benefico sul fisico e sulla mente diminuendo ansia, depressione e rabbia

Quando, durante gli esercizi di rilassamento, invito i miei pazienti a visualizzare un luogo che li faccia sentire sicuri e trasmetta calma e serenità, quasi tutti riportano un luogo naturale: un prato, la riva di un fiume, la spiaggia. Molti mi raccontano che gestiscono i momenti di abbattimento, di rabbia o di paura cercando una connessione con la natura e che in questo modo si calmano e si sentono meglio. I miei pazienti oncologici traggono beneficio dall’immergersi nella natura persino per fronteggiare angosce molto potenti e distruttive come quelle che caratterizzano le malattie gravi.

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31-May-21 · Psicologia del benessere

I pericoli del pensiero positivo

La corrente del pensiero positivo spinge a combattere le emozioni negative per essere felici. Ma fa davvero bene evitare la sofferenza? 

“Volere è potere”, “Pensa positivo e tutto andrà bene”, “Se lo vuoi, ci riuscirai”, “Se ci credi, tutto è possibile”, “Diventi ciò che pensi”, “Impossibile è solo un limite della tua mente”, “Se pensi negativo, ti accadranno cose negative”: sono esempi di frasi motivazionali tipiche del filone del pensiero positivo, che dagli anni ’90 si è diffuso soprattutto negli Stati Uniti e ha sedotto milioni di persone in tutto il mondo. Oggi basta digitare “pensiero positivo” su Google per essere travolti da materiale sull’argomento, e soprattutto da proposte di corsi, seminari, gruppi che promettono la felicità e  il successo potenziando l’autostima e l’ottimismo e fortificando la personalità.

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01-May-21 · Psicologia del benessere

"Ce l'ho sulla punta della lingua": quando la memoria fa cilecca

Si tratta del fenomeno per cui non riusciamo a collegare una immagine mentale con il suo nome. Le cause e le strategie per aggirarlo.

È capitato a tutti: non riuscire a ricordare quella parola e a pronunciarla ma avere la sensazione di esserci vicini, di riuscirci da un momento all’altro, ed esclamare con un certo disappunto: «Ce l’ho sulla punta della lingua!». Magari ricordiamo l’iniziale, o anche più di una lettera, o sappiamo che è una parola lunga o corta, sappiamo il significato, possiamo persino dire i suoi sinonimi,  eppure per un soffio ci sfugge. Più ci ostiniamo a ricordare, più ci sfugge, per poi magari ricomparire all’improvviso quando ormai non ci pensiamo più. Il fastidio del non riuscire a ricordare la parola è  frustrante ed è descritto come una sorta di tormento, come la sensazione che proviamo prima di starnutire, mentre nel momento in cui finalmente il vocabolo viene recuperato, proviamo un senso di sollievo.

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30-Jan-21 · Psicologia del benessere

Invidia, se accetti di provarla diventa una risorsa

Riconoscere che proviamo invidia per qualcuno ci consente di attivarci per ottenere quello che desideriamo.

«Da tanto tempo cerco di avere un bambino senza riuscirci; ora la mia amica è incinta e io non riesco a essere felice per lei»; «Quando vedo le altre ragazze in giro con le loro madri, provo una gran rabbia perché io invece non ce l’ho più»; «Mio figlio soffre perché è disoccupato, e non sopporto di vedere che i figli delle mie amiche si sono sistemati pur essendo meno bravi di lui»; «Sono giovane e ho un tumore, e quando dal medico sento i vecchi lamentarsi per un’unghia incarnita li odio, gli farei provare quello che provo io». Tante situazioni diverse, che si concludono con la stessa, amara frase: «La mia è invidia, lo so. Mi sento un mostro. Perché non riesco a gioire per la fortuna di un altro? Perché sono così crudele?».

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21-Jan-21 · Psicologia del benessere

Perchè la rabbia è necessaria e utile

La rabbia ci avverte che qualcosa non va, che i nostri diritti sono violati o i nostri bisogni disattesi e ci aiuta a cambiare la situazione.

“Ogni minuto che passi arrabbiato perdi sessanta secondi di felicità”, “La rabbia è brutta: lasciala andare!”, “Non sarai punito per la tua rabbia, sarai punito dalla tua rabbia”, “La rabbia è un veleno che assumi tu, sperando che muoia il tuo nemico”. Sono solo alcune delle numerose frasi celebri sulla rabbia che circolano anche sui social e che io, francamente, detesto.

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10-Oct-20 · Psicologia del benessere

Ansia di un nuovo lockdown, come gestirla

Prepararsi, organizzarsi, sfruttare l'esperienza passata ed essere responsabili in prima persona: ecco come arginare l'ansia di una nuova chiusura.

«E se chiudono tutto un’altra volta?», «Mi sta venendo l’ansia di un altro lockdown», «Se ci rinchiudono di nuovo, stavolta non ce la faccio, impazzisco, non lo posso affrontare!»: sempre più spesso negli ultimi giorni sento pronunciare queste parole, di pari passo con le notizie dell’aumento dei contagi da coronavirus. Sempre più persone manifestano la preoccupazione di dover subire un altro lockdown, con tutte le possibili ripercussioni negative. Molti rievocano ciò che, nei mesi scorsi vissuti in quarantena, li aveva provati maggiormente: le perdite economiche e i rischi per la propria attività lavorativa, la lontananza dai propri familiari e amici, l’impossibilità di dedicarsi ad attività sportive e di svago, le difficoltà della didattica a distanza, il disagio del trovarsi all’improvviso confinati in casa con familiari con problematiche o disturbi di varia natura.

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23-Aug-20 · Psicologia del benessere

Il dèjà-vu, un affascinante errore della mente

Nel deja-vu una situazione che sperimentiamo per la prima volta viene erroneamente percepita come familiare.

«Ma io questo posto l’ho già visto!», «Questa scena si è già verificata!», «Queste parole le ho già sentite!»: siamo consapevoli di trovarci in un luogo in cui non siamo mai stati, o che ciò che accade non può essere già accaduto in passato, eppure percepiamo un senso di familiarità e una vaga inquietudine, mista a stupore e meraviglia. Si tratta del déjà-vu (“già visto”), un fenomeno affascinante della mente, per cui percepiamo una situazione come già vissuta anche se la stiamo sperimentando per la prima volta.

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12-Jun-20 · Psicologia del benessere

Smetti di adattarti se devi rinunciare a te stesso

Sapersi adattare agli altri consente una buona vita di relazione, ma non deve significare tradire il proprio autentico modo di essere.

Quando ascolto le storie dei miei pazienti, e soprattutto quando ne osservo l’evoluzione durante la psicoterapia, mi viene spesso in mente la fiaba del brutto anatroccolo. È una fiaba che amo per diversi motivi, ma soprattutto perché mostra quanto sia importante il contesto. Il brutto anatroccolo è in realtà un piccolo cigno che nasce per errore in un ambiente di anatre in cui viene respinto e deriso, e solo dopo varie peripezie approda nel contesto “giusto”, tra i cigni, dove le sue qualità acquistano un senso, vengono riconosciute e apprezzate. Il piccolo anatroccolo cerca accoglienza e protezione più volte, in contesti diversi, dove tuttavia non può adattarsi e dove gli vengono richieste competenze che non gli appartengono. Nonostante la sofferenza, prosegue nella sua ricerca e finalmente scopre un posto dove può essere sé stesso e dispiegare tutta la sua bellezza.

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12-Jun-20 · Psicologia del benessere

"Se lo avessi fatto prima!", quando il rimpianto ci tormenta

A volte ci torturiamo nel rimpianto di non aver fatto prima certe scelte, dimenticando che non ne avevamo le risorse e i mezzi.

«Se lo avessi fatto prima, ora non sarei in queste condizioni», «Se lo avessi fatto prima non avrei sprecato tutto questo tempo, sono stato uno stupido», «Avrei dovuto farlo prima, ora è troppo tardi/ora non ha più senso/ ora serve a poco». Sono frasi molto frequenti nella stanza di psicoterapia. Sono pronunciate con rimpianto, amarezza, colpa, vergogna, rassegnazione, impotenza, sfiducia. A volte precedono un tentativo di cambiamento («Proverò a fare così, ma tanto, anche se riuscissi, ormai servirebbe a poco»), altre volte lo seguono («Sì, finalmente l’ho fatto, ma tanto ormai è inutile, avrei dovuto farlo tanto tempo fa»).

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31-May-20 · Psicologia del benessere

Perchè non trovo mai il tempo per me?

Molti si lamentano di non trovare tempo per se stessi tra i vari impegni, ma spesso dietro si nascondono resistenze inconsapevoli.

È una lamentela che sento ripetere frequentemente nel mio lavoro. Che si tratti di persone che si rivolgono a me per qualche disagio psichico, o di operatori con cui svolgo incontri di formazione e supervisione, le parole sono grosso modo le stesse: «Non ce la faccio più, avrei bisogno di più tempo per me, ma non è possibile…». Manca il tempo per dedicarsi alla cura di sé, per ricaricarsi o per riposarsi: «Sono mesi che vorrei iscrivermi in palestra, ma non riesco mai a trovare un’ora per me», «Avrei davvero bisogno di una vacanza, anche solo una giornata, ma c’è sempre qualcosa per cui devo rimandare», «In casa io corro sempre e gli altri stanno sul divano! Piacerebbe anche a me stare sul divano, ma chi ce l’ha, il tempo?».

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08-May-20 · Psicologia del benessere

Animali domestici: ecco perchè ci fanno stare bene

Gli animali domestici apportano numerosi benefici alla nostra salute, sia fisica che mentale.

«Dov'è Louise? Me la fai salutare, prima di chiudere? É buffa, mi fa ridere!», «Aspetta che vado a prendere il mio Silvestro e lo presento a Louise», «Oggi non vedo Amelia sulla mensola, peccato! Mi rilassava vederla dormire». Amelia e Louise sono le mie gatte e in questo periodo di smartworking obbligato da casa, sono entrate anche loro, diverse volte, nelle sedute online in videochiamata coi miei pazienti. All'inizio per sbaglio, con Louise che inseguendo una mosca ha travolto tutto quel che trovava sul suo cammino, compreso il telefono, e poi, vedendo che la cosa apportava dei benefici ad alcuni pazienti, intenzionalmente. Ero titubante, a dire il vero, ma poi ho pensato che pure Freud lasciava che la sua Jofi, una splendida ChowChow, gironzolasse per la stanza durante la psicoterapia, se il paziente acconsentiva. Il cane di Freud, tra l'altro, era un ottimo coterapeuta: dava informazioni sullo stato d'animo del paziente, avvicinandosi a chi era tranquillo e allontanandosi da chi era teso. Era anche un precisissimo orologio: trascorsi i 45 minuti, sbadigliava, si alzava e si metteva alla porta, fissando il paziente con l'intento di invitarlo ad andarsene.

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29-Apr-20 · Psicologia del benessere

Cucinare, perchè può essere terapeutico

Cucinare produce vari benefici psicologici, dallo sviluppo di competenze alla riduzione di ansia e depressione.

L’una di notte. Sento il cellulare che vibra sul comodino, dev’essere un messaggio. Non ho ancora preso sonno e cedo alla tentazione di vedere chi è, a quest’ora. Nel buio brilla la foto di un bel piatto di sushi, in un lampo connetto e mi scappa un “Evvai, grande Ale! Pure l’alga, hai trovato!”, pieno di orgoglio e soddisfazione. Era Alessandro, mio giovanissimo paziente che per la prima volta, dopo mesi di totale apatia, ha sentito il desiderio di fare qualcosa (cucinare sushi, appunto), desiderio che abbiamo colto, sostenuto, tradotto per realizzarlo in pratica, abbattendo una dopo l’altra tutte le resistenze che si frapponevano, con la promessa “Dai, se ce la faccio ti mando la foto”. Pensavo a qualche scocciatore, e invece mi addormento felice per un successo condiviso.

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02-Apr-20 · Psicologia del benessere

Pazzi per la neve

Fonte di gioa e divertimento ma anche di inquietudine, la neve ha un carattere fortemente simbolico.

Nessuno ha resistito. Tanto, alla fine, almeno una foto della neve sotto casa, sui social, l’hanno messa tutti. Anche quelli che avevano snobbato l’allerta neve, anche chi aveva bonariamente preso in giro quelli appiccicati alla finestra in attesa dei primi fiocchi, anche chi di solito non posta mai niente. Perché, che la si ami o la si odi, la neve ha un fascino particolare, muove emozioni, suscita sorpresa e gioia ma anche preoccupazione, angoscia o rabbia. Non ci lascia indifferenti, soprattutto nelle nostre zone, dove  cade di rado o in modesta quantità.

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02-Apr-20 · Psicologia del benessere

Non sai cosa vuoi nella vita? Può essere un bene

Non occorre necessariamente porsi e raggiungere determinati  obiettivi per sentirsi felici e realizzati. Anzi, a volte possono essere un limite.

Se digiti “obiettivi” su Google vieni travolto da una valanga di articoli che promettono la ricetta infallibile per mettere a punto e realizzare i tuoi obiettivi. L’assunto di partenza dato per scontato è che sia necessario, anzi, indispensabile avere degli obiettivi da perseguire nella vita, e che sia – se non necessario – comunque un bene adoperarsi per realizzarli con successo. L’impressione è che non avere un obiettivo significhi essere demotivati, pigri, disperdere energie in modo improduttivo. Per trovare qualche rara voce fuori dal coro bisogna scorrere decine di pagine. In genere quindi non è contemplata l’eventualità che l’assenza o il mancato raggiungimento di obiettivi possano coesistere con la realizzazione di sé, la salute e il benessere personale e la felicità.

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28-Feb-20 · Psicologia del benessere

Coronavirus, gestire la paura per affrontarlo meglio

Una paura moderata e sana, al contrario del panico irrazionale, permette di adottare i comportamenti efficaci contro il virus.

La chiamiamo comunemente “psicosi collettiva”, anche se il termine è improprio, ed è  l’insieme dei comportamenti scomposti e irrazionali di fronte ad un pericolo. La paura è un’emozione necessaria con una funzione positiva: avvertirci di un pericolo e renderci attenti e pronti a reagire per affrontarlo. Ma se la paura diventa eccessiva trasformandosi in panico, può diventare negativa e controproducente, portando a comportamenti non funzionali e ostacolando sempre più il ragionamento logico. È ciò che sta accadendo in questi giorni in seguito alla comparsa di focolai del virus Covid-19 in Italia, con circa 300 contagiati e purtroppo alcuni morti, determinando comportamenti convulsi e irrazionali dettati dalla paura che finiscono per aumentare il pericolo piuttosto che contenerlo, inducendo, ad esempio, ad accalcarsi nei supermercati per fare incetta di provviste proprio nel momento in cui è raccomandato  evitare gli assembramenti.

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07-Feb-20 · Psicologia del benessere

Resilienza: sostenere gli urti della vita senza spezzarsi

La resilienza permette di far fronte ad eventi destabilizzanti riorganizzando la propria vita in modo positivo e uscendone persino arricchiti   

                          

“Mia cara, nel bel mezzo dell’odio ho scoperto in me un invincibile amore. Nel bel mezzo delle lacrime ho scoperto in me un invincibile sorriso. Nel bel mezzo del caos ho scoperto in me un’invincibile tranquillità. Ho compreso, infine, che nel mezzo dell’inverno vi era in me un’invincibile estate. E ciò mi rende felice. Perché afferma che non importa quanto duramente il mondo mi vada contro, in me c’è qualcosa di più forte, qualcosa di migliore che mi spinge subito indietro.”

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20-Nov-19 · Psicologia del benessere

La reattanza psicologica: più me lo proibisci, più lo faccio!

La reattanza psicologica  si innesca quando percepiamo che non siamo liberi di decidere come vorremmo. Scatena  la ribellione e induce ad intensificare il comportamento vietato, piuttosto che cessarlo.

«Gliel’ho già detto mille volte, lei deve dimagrire o saranno guai!», «Smetta immediatamente di fumare!», «Si scordi d’ora in poi l’alcol, per lei è veleno», «Se continua a non prendere i farmaci che le ho dato per la pressione, inutile che poi torni da me!», «Le proibisco di continuare con le arti marziali, troppo pericolose per lei». Lavoro in ospedale e sento di frequente i colleghi medici dare indicazioni ai pazienti con tono piuttosto perentorio, soprattutto quando vogliono essere più convincenti e quando hanno a che fare con persone con scarsa “compliance”, che non rispettano le prescrizioni. Succede anche che chiedano un mio intervento, che immaginano sulla stessa linea: «Mi raccomando, sii dura, imponiti!», «Devi essere rigida o farà come gli pare, come al solito!».

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23-Oct-19 · Psicologia del benessere

Datti una mossa! I benefici dello sport sulla mente

Fare esercizio fisico regolare aiuta a ridurre depressione e ansia e a migliorare il benessere psicologico.

«Quando cammino, i cattivi pensieri se ne vanno e torno serena», «Se posso farmi una nuotata, dimentico tutti i problemi», «Quando vado in bicicletta la mia mente si libera », «Quando ballo il corpo è di nuovo mio e mi sento bene». Succede spesso che i miei pazienti mi raccontino quanto l’esercizio fisico sia benefico per il loro stato emotivo. È sorprendente quanto questo accada anche ai miei pazienti malati oncologici, che senza dubbio sono sottoposti a uno stress molto intenso e a vissuti depressivi e ansiosi facilmente intuibili. Eppure sono proprio loro i primi a dirmi quanto una camminata possa essere potente nel placare i pensieri cupi e nel riuscire a rasserenarli, quando nient’altro funziona.

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28-Sep-19 · Psicologia del benessere

Il senno di poi, un inganno della mente

Il senno di poi ci induce in inganno facendoci  credere che un evento fosse prevedibile,  quando invece al momento non lo era affatto.

«Ecco, lo sapevo! Lo sapevo fin dall’inizio che sarebbe andata così!», «Sono stato un idiota, avrei dovuto saperlo che quella non era la scelta giusta!», «Pensare che me lo sentivo!», «Con quelle premesse, non poteva che andare così!». Quante volte ci capita di pronunciare frasi come queste? In moltissime occasioni della vita quotidiana, dagli accadimenti più banali alle decisioni più impegnative, soprattutto quando ci troviamo di fronte a un fallimento, torniamo indietro con la mente e, ricostruendo gli eventi, ci diciamo che tutto era altamente prevedibile, chiaro fin dall’inizio, ovvio, e che siamo stati stupidi a non capirlo e a prendere la decisione sbagliata.

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14-Sep-19 · Psicologia del benessere

Accettare di sbagliare per potersi migliorare

Viviamo l'errore come qualcosa di negativo da evitare e nascondere. Se lo ammettiamo e ne cerchiamo le cause, possiamo invece farne esperienza preziosa.

Sono abituata, per il mio lavoro, a frequentare congressi, seminari e conferenze, sia come ascoltatrice che come relatrice. Convegni di psicologia, ma anche di medicina, occupandomi prevalentemente di persone con gravi patologie organiche. Generalmente, in questi incontri c’è una parte dedicata alla discussione dei casi clinici. Ogni relatore riporta una situazione di cui si è occupato, la diagnosi, le scelte terapeutiche, fino alla brillante conclusione. Ciascuno ovviamente sceglie quel caso che gli è riuscito meglio, quello in cui ha avuto l’intuizione più arguta o quello con la particolarità che possa incuriosire o sorprendere. Di norma ne risulta quindi una sfilata di successi e il tutto si conclude tra applausi e complimenti del pubblico. È a questo punto che io faccio ogni volta, sistematicamente, lo stesso pensiero: quanto mi piacerebbe che, invece, il titolo di ogni relazione fosse “Il mio peggior errore", che – anzi -, un congresso intero fosse tutto dedicato agli errori! Quanto sarebbe più utile, quanto resterebbe più impresso nella mente di tutti, quanto più facilmente si trasmetterebbe un insegnamento a chi ascolta. E quanto aiuterebbe a cambiare la cultura con cui viviamo e interpretiamo l’errore: non un fallimento da vivere in solitudine, da occultare per non essere accusati e additati, ma un’esperienza su cui confrontarsi.

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30-Jul-19 · Psicologia del benessere

Senso di colpa, perchè ne restiamo prigionieri?

Il senso di colpa patologico impedisce di vivere appieno gioie, successi e progetti. Cosa si nasconde dietro la tendenza a incolparsi eccessivamente?

A volte si tratta di un unico episodio del passato che continua a tormentare: «Non mi perdono per aver interrotto quella gravidanza», «Se fossi stato più attento non avrei causato quell’incidente», «Se l’avessi portata dal medico ora forse mia madre sarebbe viva». Altre volte sono azioni quotidiane meno drammatiche per cui tuttavia ci sentiamo in torto: «Dovrei passare più tempo coi miei genitori anziani», «Mando mio figlio al nido ma so che dovrei seguirlo io», «Se non metto gli altri al primo posto non sto bene io», «Non la amo più ma non posso lasciarla, le farei troppo male». Il senso di colpa è il sentimento spiacevole legato al pensiero di aver danneggiato o di poter danneggiare qualcuno e si accompagna a tristezza, vergogna, rabbia, disperazione. Di per sé è sano ed è un fattore evolutivo se diventa senso di responsabilità, utile a mantenere buoni rapporti con gli altri, a riflettere sui propri comportamenti e cercare di riparare agli errori in modo costruttivo. Può diventare però patologico quando blocca la persona impedendole di andare avanti o di realizzare i propri progetti personali, o quando la induce a punirsi privandosi di gioie e successi.

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26-Jun-19 · Psicologia del benessere

Gratitudine, la ricetta per essere felici

La gratitudine fa sentire felici permettendo di apprezzare il valore delle cose.  Come imparare a praticarla nel quotidiano?

Era la parte più affascinante della fiaba o del cartone animato, quella che imparavamo subito a memoria e che aspettavamo con trepidazione: la formula magica! Una parola, o poco più di una, tanto potente da produrre incantesimi, trasformare la realtà, realizzare l’impossibile. “Abracadabra”, “Simsalabim”, “Apriti sesamo”: chi non ha provato, da bambino, a verificare se – hai visto mai - funzionavano sul serio? Crescendo ho capito che no, era inutile ripetere “Apriti sesamo” di fronte alla serranda del garage. Ma più tardi, diventando una psicologa, ho scoperto che le parole magiche esistono davvero e possono aprire porte sbarrate, lenire il dolore, materializzare la felicità. Sono parole semplici che ci hanno insegnato da piccolissimi, ma abbiamo perso la consapevolezza del  loro potere. Propongo ai lettori un breve viaggio per riscoprirle. La parola magica di questa prima tappa è “Grazie”.

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26-Jun-19 · Psicologia del benessere

Chiedere scusa, i benefici per la relazione

Chiedere scusa esprimendo un dispiacere sincero significa riconoscere l’errore e privilegiare la relazione a discapito del nostro narcisismo.

La seconda tappa del nostro percorso tra le “parole magiche” capaci di regalarci benessere riguarda la capacità di ammettere i nostri errori: “Scusa, ho sbagliato!”.

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26-Jun-19 · Psicologia del benessere

“Vorrei”: il dolore e la nascita del desiderio

Molte persone hanno perso il contatto con i loro desideri. Spesso sono i momenti di crisi e dolore a fare luce su quello che veramente vogliono.

Mi capita spesso di pensare che il mio mestiere sia uno dei più belli ed emozionanti, ma ci sono momenti in cui davvero sono convinta che non abbia paragoni. Mi succede tutte le  volte che ho il privilegio di assistere alla nascita, o alla ri-nascita, del desiderio nelle persone. Con desiderio intendo tutte quelle aspirazioni autentiche e sane che permettono a ciascuno di realizzare sè stesso, di compiere scelte in sintonia con la propria natura più vera e profonda. Il desiderio va oltre l’appagamento del bisogno: da esso nasce per poi svilupparsi in direzioni infinite e tanto diverse quanto diversi sono gli individui.

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26-Jun-19 · Psicologia del benessere

“Che bello!”: l’arte di meravigliarsi e di apprezzare

Essere capaci di meravigliarsi e di apprezzare rende la vita piena e appagante e rafforza le relazioni con gli altri.

Quando lo scrivevamo nei temi di scuola, di solito l’insegnante storceva il naso: “Su, sforzatevi di trovare un termine più specifico, meno banale!”, e via ogni volta a cercare sul dizionario dei sinonimi e contrari. “Bello” si doveva usare meno possibile: troppo vago, troppo scontato, troppo dozzinale. Così l’ho sempre disprezzato, guardato con sufficienza, e ogni volta che ho potuto l’ho sostituito con vocaboli più nobili. Finchè ho conosciuto persone di grande cultura, intelligenza e umanità, che invece ne facevano un uso generoso, nello scrivere e nel parlare. Perché sono le parole semplici quelle che spesso veicolano le idee e i sentimenti più grandi. Così ho cambiato idea, e oggi quando dico “Bello!” lo faccio con la convinzione che non ci sia una parola più…bella.

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26-Jun-19 · Psicologia del benessere

La rabbia, come esprimerla in modo sano

La rabbia scatta di fronte alla frustrazione e ci spinge a difendere i nostri diritti. Come usarla in modo sano e costruttivo?

“Gli uomini quando sono tristi si limitano a piangere sulla propria situazione. Quando si arrabbiano, allora si danno da fare per cambiare le cose”. Questo pensiero di Malcolm X rende con efficacia il cuore della rabbia: un’emozione vitale che spinge a difendere i propri diritti per ottenere un cambiamento. Eppure spesso la tratteniamo, ce ne vergogniamo, oppure la usiamo impropriamente trasformandola in violenza. Possiamo però imparare a riconoscerla, accettarla e utilizzarla per vivere meglio; approfondiamo allora le cause della collera e le modalità più sane per gestirla. 

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26-Jun-19 · Psicologia del benessere

Piangere, i benefici delle lacrime

Piangere permette di liberare tensione e dolore e di ricevere il supporto degli altri. Ma quanti tipi di pianto esistono?

Le lacrime sono il nostro primo linguaggio: il neonato che si affaccia al mondo, lo fa con un sonoro pianto, e continuerà a usare spesso  questo richiamo così potente e universale, capace come nient’ altro di comunicare emozioni e di suscitare aiuto e protezione. Il pianto segna poi anche da adulti le tappe importanti della nostra vita. Possono essere lacrime di dolore, tristezza, commozione, sollievo, rabbia, colpa, impotenza; possono essere versate liberamente, più spesso con imbarazzo, a volte con vergogna e umiliazione.

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26-Jun-19 · Psicologia del benessere

Sognare la casa, come interpretare il significato

La casa compare spesso nei sogni e rappresenta  la nostra situazione fisica e mentale. Scopri come interpretarne la simbologia!

La casa non è semplicemente un “edificio suddiviso in piani e vani adibito ad abitazione”, come recita il dizionario; anzi,  forse nessun altra parola ha uguale capacità di evocare emozioni e ricordi e  di rappresentare tanti significati simbolici. La casa è anche uno dei simboli che compaiono con più frequenza nei sogni: rappresenta la personalità del sognatore, la sua situazione fisica e mentale, ha perciò una simbologia molto ricca e complessa che può presentare infinite variazioni e interpretazioni. Vediamo allora come anche il modo in cui sogniamo la casa può farci scoprire qualcosa di noi.

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26-Jun-19 · Psicologia del benessere

Casa: un colore per ogni stanza. Le tinte di pareti e arredi influenzano il benessere fisico e psichico

I colori delle pareti hanno effetti sulla psiche. Come scegliere quello adatto a ogni stanza?

Abitare non è una mera funzione fisiologica da soddisfare, ma richiama le sfere più profonde del nostro essere nel mondo. “Oltrepassata la porta, assicuratisi che sia ben chiusa, è dentro di sé che si entra” (Oliver Marc): la casa è insomma una rappresentazione di noi stessi e il modo di arredarla è anche una forma di linguaggio, l’espressione della propria personalità. Anche scegliere il colore per le pareti di casa dichiara quindi il modo in cui preferiamo vivere, le sensazioni di cui amiamo circondarci. I colori, inoltre, hanno degli effetti scientificamente provati sia sul nostro organismo che sulla nostra psiche: l colore può ad esempio rilassare o eccitare, rendere più loquaci o più attenti.

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Signorina lei ha bisogno d'affetto

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