Image

05-Oct-24 · Corpo e malattie organiche

Bambini diabetici, cosa significa vivere con una malattia cronica

Una diagnosi di diabete nel bambino  rappresenta un evento altamente stressante e richiede a tutta la famiglia un lungo processo di adattamento psicologico.

In età evolutiva, la forma di diabete più diffusa è quella di tipo 1 insulino-dipendente, caratterizzata da un’assenza assoluta di insulina che impedisce all’organismo di assimilare gli zuccheri. Con il diabete si può convivere e si può condurre una vita normale, ma innegabilmente la terapia è impegnativa perché richiede la somministrazione di insulina, controlli della glicemia, particolari accortezze nell’alimentazione e nell’attività fisica. Richiede quindi grande attenzione in pratiche che inizialmente i bambini non possono padroneggiare da soli, anche se l’obiettivo è che diventino capaci di farlo.

Image

21-Sep-24 · Corpo e malattie organiche

Tumore al seno metastatico, cosa significa convivere con la malattia avanzata

Le donne con tumore al seno metastatico hanno bisogni specifici di cui si parla ancora troppo poco.

Ci avviciniamo ad ottobre,  il mese dedicato alla sensibilizzazione sul tumore al seno e, come psicologa che si occupa da tanti anni di psico-oncologia, quest’anno vorrei portare l’attenzione su una parte che emerge molto poco nell’ambito delle molteplici e interessanti iniziative che fioriscono in questo periodo: la malattia in fase metastatica, o fase avanzata. “Metastasi” è un termine che incute terrore; se “cancro” e “tumore” stanno perdendo il loro alone nefasto, “metastasi” è ancora impronunciabile e pertanto viene rimosso. Ma in Italia ci sono attualmente circa  45.000 donne che vivono con una malattia metastatica (ovvero malattia che ha raggiunto altri organi oltre alla sede originaria della mammella) e la loro voce deve avere più spazio, per dare una visione più realistica della realtà. Realistica può significare meno ottimistica rispetto all’opinione sulla guaribilità della malattia, ma allo stesso tempo più ottimistica rispetto all’immagine catastrofica che la parola evoca nella maggior parte delle persone.

Image

21-Sep-24 · Corpo e malattie organiche

Vedersi belle nonostante il cancro, perché per molte donne è importante

Per molte donne che vivono l'esperienza del cancro, mantenere un aspetto fisico gradevole e sentirsi belle aiuta ad affrontare meglio la malattia.

«Ti trovo bene: carina, truccata, ben vestita… allora non stai così male!»: è uno dei commenti che molte mie pazienti oncologiche o affette da altri importanti patologie si sono sentite rivolgere, e che suscita in loro reazioni di  rabbia, indignazione e avvilimento. Se lo sentono dire da conoscenti, amici, estranei; purtroppo a qualcuna è successo di sentirselo dire da medici della commissione per il riconoscimento dell’invalidità. Come se curare il proprio aspetto fosse incompatibile con una condizione di sofferenza fisica o mentale, o come se avere un aspetto curato e magari attraente, fosse certamente indice di assenza di gravi problemi di cui occuparsi.

Image

22-Jun-24 · Corpo e malattie organiche

Alopecia, vitiligine & co.: le conseguenze psicologiche delle malattie che impattano sull’aspetto fisico

Vivere con una malattia che modifica l'aspetto fisico significa spesso essere oggetto di scherno e discriminazione, con importanti conseguenze psico-sociali.

“Come un’opera d’arte in continua trasformazione”, così si definiva una ragazza in un programma televisivo a cui mi è capitato di assistere qualche giorno fa, riferendosi al proprio corpo costretto a convivere cronicamente prima con un’alopecia totale, e poi con la vitiligine. Una definizione di sé che mi ha colpito, frutto di un’elaborazione interiore che possiamo immaginare non facile e immediata, a cui purtroppo non tutti coloro che sono affetti da condizioni simili riescono ad approdare. Alcune patologie, fortemente impattanti sull’aspetto esteriore, richiedono uno sforzo di accettazione difficile da sostenere e possono comportare pesanti conseguenze psicologiche.

Image

18-May-24 · Corpo e malattie organiche

La vita da albini tra pregiudizi e difficoltà quotidiane

Questa anomalia genetica comporta un aspetto fisico particolare immediatamente evidente, ma anche numerosi problemi che la maggior parte delle persone ignora.

Come ogni anno, con l’inizio del periodo estivo, riprende a circolare sui social un’immagine ormai nota, accompagnata da frasi ironiche, che di volta in volta variano a seconda della pagina umoristica che realizza il meme. Si tratta della foto di una ragazza dalla pelle bianchissima, ripresa di spalle, verosimilmente a sua insaputa, mentre cammina sulla spiaggia. Mi è capitata di nuovo sotto gli occhi qualche giorno fa e mi sono soffermata a leggere i commenti, sperando di notare qualche cambiamento nei toni rispetto a qualche anno fa, quando l’immagine ha cominciato a circolare. Purtroppo, il solito scenario: tra le centinaia di commenti – in gran parte battute in cerca di like – solo una sparuta minoranza richiamava l’attenzione sul fatto che la ragazza in questione fosse evidentemente albina e che la maggior parte delle esternazioni fosse inopportuna e di cattivo gusto.

Image

27-Apr-24 · Corpo e malattie organiche

Paralisi del sonno: quando incubo e realtà si confondono

La paralisi del sonno rappresenta un'esperienza bizzarra e inquietante in cui il sonno e il sogno intrudono nella veglia.

Svegliarsi e ritrovarsi incapaci di muoversi, e con la sensazione di una presenza minacciosa nella stanza. Un’esperienza così bizzarra e inquietante da far pensare ad alcuni di essere vittima di un fenomeno paranormale dovuto a qualche forza occulta, e che invece ha una spiegazione del tutto razionale. Si tratta della “paralisi del sonno”, un disturbo del sonno (precisamente una parasonnia) in cui, al momento del risveglio o dell’addormentamento, la persona è cosciente ma non riesce a compiere movimenti volontari o a parlare. Il fenomeno è benigno e dura pochi secondi o qualche minuto al massimo, ma è comprensibilmente motivo di spavento e angoscia e,  in alcuni casi, di attacchi di panico.

Image

01-Feb-24 · Corpo e malattie organiche

Vivere con una malattia rara: l’impatto psicologico e le sfide quotidiane

Una diagnosi di malattia rara travolge non solo la vita  del malato ma anche della sua famiglia, costringendo a confrontarsi con sfide particolari.

Le malattie rare sono malattie potenzialmente mortali o croniche e invalidanti a lungo termine, di bassa prevalenza e alto livello di complessità. Si tratta quindi di patologie che si verificano in modo infrequente nella popolazione (una persona su 1.000-1.500, per l’OMS). Se la singola patologia è rara, l’insieme dei malati con malattia rara è però in realtà molto consistente: sono più di 8000 le malattie rare finora identificate, e nell’insieme sono  circa un milione le persone che ne sono affette in Italia. Si tratta quindi di una importante fetta della popolazione che si trova a in una condizione particolarmente difficile: vivere con una malattia rara ha importanti ripercussioni psicologiche, in quanto comporta implicazioni in ogni aspetto della vita e su numerose scelte e decisioni, dalla scuola, al lavoro, al tempo libero, alle relazioni personali.

Image

20-Sep-23 · Corpo e malattie organiche

Diabete, il peso degli aspetti psicologici

Gli aspetti psicologici del diabete hanno un grande impatto,  influenzando anche l'andamento della patologia  e la risposta al trattamento.

Il diabete è una malattia endocrina cronica in cui il corpo non riesce ad assimilare il glucosio, con conseguente innalzamento dei livelli glicemici nel sangue. Nel diabete l’organismo non produce o non usa correttamente l’insulina, necessaria per utilizzare il glucosio come fonte di energia. Esistono due forme, il diabete mellito di tipo 1  e il diabete  mellito di tipo 2. Nel diabete di tipo 1, che insorge in età precoce per cause immunitarie, l’insulina non è prodotta affatto ed è necessario introdurla con la terapia. Nel diabete di tipo 2, che rappresenta oltre il 90% dei casi e che insorge in età adulta a causa principalmente di stile di vita e abitudini alimentari, l’insulina è prodotta ma non è sufficiente.

Image

11-Jul-23 · Corpo e malattie organiche

Obesità, quanto contano i fattori psicologici?

Nelle persone obese si riscontrano peculiari fattori psicologici che possono contribuire all'insorgenza e al mantenimento del problema alimentare.

L’obesità, uno dei maggiori problemi di salute pubblica, consiste in un accumulo eccessivo di grasso corporeo con conseguenze anche gravi sullo stato di salute e sulla qualità della vita. L’obesità è una condizione medica determinata da più fattori che concorrono: genetici, fisici, ambientali, socio-culturali, educativi, psicologici. Di per sé non è inserita tra i disturbi del comportamento alimentare, che rientrano nei disturbi mentali, ma può essere in vario modo collegata ad essi, essendone l’esito finale, oppure essendo accompagnata da essi. Oltre ai disturbi del comportamento alimentare, sono spesso associati all’obesità anche depressione, ansia, disturbo ossessivo-compulsivo e altre condizioni psicologiche. Non sempre si riesce a distinguere se queste siano la causa o la conseguenza dell’obesità, perciò parliamo più cautamente di aspetti psicologici associati all’obesità.

Image

11-Jul-23 · Corpo e malattie organiche

Tumore al seno: l'impatto psicologico

Il tumore al seno costituisce un evento altamente stressante che costringe ad affrontare e accettare il cambiamento.

Il tumore al seno è la neoplasia più frequentemente diagnosticata nella popolazione italiana. Con quasi 55.000 nuovi casi ogni anno, è in leggera crescita nelle donne più giovani, ma si osserva anche una diminuzione della mortalità. Il tumore al seno rappresenta un evento altamente stressante che comporta distress psicologico o franca psicopatologia in una percentuale che tocca il 50%.

Image

27-Dec-22 · Corpo e malattie organiche

Le emozioni di chi vive accanto a un malato di tumore

Anche chi vive accanto a una persona malata di cancro subisce il contraccolpo psicologico della malattia e ha emozioni e bisogni di cui tenere conto.

Sono i familiari, i partner, gli amici stretti, tutte quelle persone che vivono accanto a una persona malata di tumore e ne condividono l’esperienza. Sono quelli che restano in secondo piano, perché tutta l’attenzione è – giustamente – concentrata su chi sta male e gli sforzi di tutti sono volti a venire incontro più possibile ai suoi bisogni. Anche quando vengono chiamati in causa, familiari e amici sono coinvolti sempre con lo scopo di dare una migliore assistenza al malato, che resta il centro e il destinatario delle attenzioni. È raro che ci si interessi direttamente di come stanno loro, che gli si chieda “E tu, come stai?”. Essi stessi tendono a farsi da parte e spesso a trattenersi per lasciare spazio alla persona malata; ad esempio, negli ambulatori di psicologia in Oncologia, spesso esitano a chiedere aiuto per sé nel timore di rubare spazio al malato. Eppure anche chi sta accanto alla persona malata di tumore subisce il contraccolpo psicologico della malattia e spesso vive in qualche misura un disagio o una vera sofferenza: si stima che circa il 30-40% dei familiari presenti un disturbo psicologico conclamato reattivo alla malattia oncologica di un membro della famiglia. I più esposti sono i caregiver, ovvero chi si occupa maggiormente dell’assistenza alla persona malata.

Image

02-Sep-22 · Corpo e malattie organiche

Perchè ci piacciono tanto i dolci? I motivi dietro una passione molto comune

Motivi biologici e psicologici fanno dei cibi dolci un mezzo con cui otteniamo facilmente appagamento e conforto.

Quest'anno non abbiamo neanche dovuto aspettare il Natale: già ad agosto, a sorpresa, sono comparsi nei supermercati scaffali colmi di pandori e panettoni "appena sfornati". Nonostante la stranezza di trovarsi a festeggiare il Ferragosto addentando i tipici dolci natalizi, molti si sono lasciati tentare e ne hanno approfittato per gustare delizie fuori stagione. D'altra parte,  sono pochi quelli che resistono al potere seduttivo dei dolci, e alcuni ne sono così attratti da diventarne persino dipendenti. Ma perché siamo così facili prede dei peccati di gola zuccherini?

Image

02-Sep-22 · Corpo e malattie organiche

Cancro, esiste un modo giusto per affrontarlo?

Di fronte alla diagnosi di cancro la mente si adatta con delle reazioni tipiche che quasi tutti sperimentano e che sono da considerarsi normali.

Da psicologa che lavora da tanti anni nell'ambito oncologico, voglio approfondire un aspetto che ricorre sistematicamente, nei miei incontri con le persone malate e con i loro familiari: l’atteggiamento “giusto” per affrontare la malattia. È la domanda che mi sento rivolgere più spesso, declinata in diverse sfumature: «Qual è il modo giusto per affrontare il tumore?», «Mi dicono che devo pensare positivo, come si fa?», «So che non va bene come sto reagendo, mi aiuti a cambiare», « Gli altri reagiscono meglio, perché io non ci riesco?», «Dottoressa, dica a mio marito che se non cambia atteggiamento non guarirà!».

Image

15-Aug-22 · Corpo e malattie organiche

Quando la forma fisica diventa un’ossessione: la vigoressia

La vigoressia porta a praticare esercizio fisico in modo esasperato per ottenere un corpo atletico e muscoloso.

Praticare attività fisica è un’abitudine sana e raccomandabile per  gli innumerevoli benefici sia fisici che psicologici. Tuttavia, anche in questo ambito l’eccesso può diventare svantaggioso o persino pericoloso, con conseguenze di diversa entità. Il 30% di chi va in palestra si dice moderatamente preoccupato dell’aspetto fisico, nel 10% questa preoccupazione raggiunge l’entità di disturbo. Si chiama vigoressia l’ossessione che spinge ad ottenere a tutti i costi un corpo atletico e scolpito e induce la mente a concentrarsi solo su tono muscolare, massa magra, allenamenti, alimentazione iperproteica. Tutto il resto passa in secondo piano, al punto da trascurare affetti, famiglia, scuola, lavoro, fino a compromettere relazioni sociali e opportunità professionali.

Image

12-Apr-22 · Corpo e malattie organiche

Non riuscire a perdere peso: perchè è così difficile dimagrire?

I motivi per cui le diete dimagranti falliscono hanno a che fare soprattutto con l'atteggiamento mentale.

Molte persone si trovano a intraprendere nel corso della vita una o più diete dimagranti, fai-da-te o con la guida di un professionista. Altrettante, sperimentano il fallimento di una dieta e la difficoltà di perdere peso o di non riacquistarlo.

Image

12-Mar-22 · Corpo e malattie organiche

Ipocondria: perchè nasce la paura di essere malati?

L'ipocondriaco vive nel terrore di avere gravi malanni e a nulla servono le rassicurazioni mediche. La possibili cause e la terapia.

L’ipocondria è la preoccupazione di avere o di contrarre una malattia grave. Ogni piccolo malessere o sensazione corporea inusuale sono interpretati come segno di qualche grave patologia, spingendo a consultare  specialisti e a sottoporsi ad esami che però procurano un sollievo di breve durata: accantonato un sintomo, presto se ne ripresenta un altro e ricomincia il pellegrinaggio dai medici, in cerca di una rassicurazione impossibile da ottenere. In altri  casi, all’opposto, la persona rifugge dalle visite mediche per la paura di una conferma negativa e si sottrae così a controlli ed esami anche quando sarebbero opportuni.

Image

23-Feb-21 · Corpo e malattie organiche

Dire tutta la verità a un malato grave, è giusto?

Il medico deve informare il malato sulle sue condizioni di salute, ma anche rispettare il suo eventuale desiderio  di non sapere.

Accade di apprendere dai mass media notizie di  familiari di  malati oncologici terminali che denunciano pubblicamente il modo brusco con cui i medici avrebbero comunicato la verità al malato sulla sua prospettiva di vita.

Image

30-Jan-21 · Corpo e malattie organiche

Tumore della prostata, l'intimità ferita

Il tumore della prostata e le terapie per curarlo possono compromettere la vita sessuale e portare a depressione e isolamento.

Paura di essere traditi dalla propria compagna, paura che la famiglia si disgreghi, paura di essere abbandonati per la propria incapacità di fare l’amore. E ancora vergogna, paura di essere additati e derisi, sensazione di essere diversi e menomati, continuo confronto con gli altri uomini, ansia e depressione. È ciò che vivono molti di quegli uomini che, in seguito a un tumore alla prostata e ai relativi trattamenti, vanno incontro a disturbi sessuali e incontinenza.

Image

26-Dec-20 · Corpo e malattie organiche

Le cause psicologiche del dolore cronico

Condizioni psicologiche possono provocare o peggiorare il dolore fisico attraverso modificazioni biologiche.

Il dolore cronico è un dolore continuo o ricorrente, che si protrae oltre il tempo normale di guarigione di una lesione o un’infiammazione. Può accompagnare diverse patologie, tra cui fibromialgia, artrosi, lombosciatalgie, malattie oncologiche, endometriosi, oppure persistere dopo che la causa primaria si è risolta, come nel caso dell’herpes zoster (il cosiddetto “fuoco di Sant’Antonio”). In altri casi, non è individuabile una chiara causa scatenante.

Image

07-Dec-20 · Corpo e malattie organiche

Gli adolescenti e la malattia di un genitore

I ragazzi possono apparire indifferenti alla malattia dei genitori, ma nascondono una complessa situazione emotiva da capire e accogliere.

«Non si è neanche accorto della mia malattia, continua la sua vita come sempre», «A 15 anni, capirà, il suo unico interesse è uscire con le amiche o stare su quel maledetto telefono», «Non so cosa provi mio figlio, non parla, evita l’argomento», «Non capisce che ora che sto male deve darmi una mano in casa, ogni giorno deve farmi arrabbiare!»: sono le risposte delle persone malate che ascolto in ospedale, quando chiedo come i loro figli adolescenti stiano vivendo la situazione.

Image

14-Nov-20 · Corpo e malattie organiche

Screening oncologici, perchè molti li disertano?

Gli esami di screening permettono di scoprire il cancro in fase precoce o di prevenirlo, ma troppe persone li evitano per paura di scoprirsi malate.

Gli screening oncologici sono esami gratuiti condotti a tappeto su fasce di popolazione per individuare in fase precoce malattie tumorali o addirittura prevenirle, rilevandone i precursori. La maggioranza dei tumori insorge infatti da lesioni precancerose che impiegano anni ad evolvere e che possono, in questo modo, essere intercettate ed eliminate. Se la malattia è rilevata in fase precoce, può essere curata in modo più efficace, riducendo in media del 40% la mortalità dei tumori interessati dagli screening (seno, colon-retto, cervice uterina).

Image

07-Nov-20 · Corpo e malattie organiche

Quando è il medico ad ammalarsi

I medici che si ammalano tendono a negare i sintomi, a gestire da soli diagnosi e cure e a non chiedere aiuto.

«Che ne sapete voi, di come stiamo noi pazienti!», «Vi farei stare al posto nostro anche solo per un giorno», «Facile per voi, che siete sani!». Mi è capitato, in tanti anni di lavoro in ospedale, di sentir pronunciare dai malati frasi come queste, rivolte ai medici. Accade soprattutto nei momenti di rabbia o frustrazione, in cui i malati sono particolarmente stanchi, sofferenti o delusi da qualche mancanza del medico. Anche al di là di questi momenti di sfogo, è comunque comune che i pazienti vedano i medici o altri operatori sanitari come quelli sani, in una posizione opposta alla loro, considerandoli immuni dalla malattia fisica o da altri accidenti della vita che possano comportare una sofferenza temporanea o costante.

Image

24-Oct-20 · Corpo e malattie organiche

Vivere con un aspetto fisico "diverso"

Chi ha un aspetto fisico diverso a causa di menomazioni o malattie deve spesso confrontarsi con pregiudizi e comportamenti spiacevoli.

«Fai schifo, vattene a casa e non fare pena agli italiani che ti votano perché sei storpia»: si è sentita dire questo, la ragazza con la protesi ad una gamba che ha partecipato all’ultima edizione di “Miss Italia”.

Image

10-Oct-20 · Corpo e malattie organiche

Ansia di un nuovo lockdown, come gestirla

Prepararsi, organizzarsi, sfruttare l'esperienza passata ed essere responsabili in prima persona: ecco come arginare l'ansia di una nuova chiusura.

«E se chiudono tutto un’altra volta?», «Mi sta venendo l’ansia di un altro lockdown», «Se ci rinchiudono di nuovo, stavolta non ce la faccio, impazzisco, non lo posso affrontare!»: sempre più spesso negli ultimi giorni sento pronunciare queste parole, di pari passo con le notizie dell’aumento dei contagi da coronavirus. Sempre più persone manifestano la preoccupazione di dover subire un altro lockdown, con tutte le possibili ripercussioni negative. Molti rievocano ciò che, nei mesi scorsi vissuti in quarantena, li aveva provati maggiormente: le perdite economiche e i rischi per la propria attività lavorativa, la lontananza dai propri familiari e amici, l’impossibilità di dedicarsi ad attività sportive e di svago, le difficoltà della didattica a distanza, il disagio del trovarsi all’improvviso confinati in casa con familiari con problematiche o disturbi di varia natura.

Image

10-Oct-20 · Corpo e malattie organiche

Con il Covid sogniamo di più

Il Covid ha cambiato anche la nostra vita onirica, aumentando frequenza e vividezza dei sogni.

Incubi come essere contagiati, non riuscire a respirare, perdere un proprio caro, ma anche sogni piacevoli e nostalgici come stare in mezzo alla folla di un concerto o abbracciare altre persone senza dover mettere la mascherina. Molti hanno notato che dall’inizio della pandemia stanno facendo sogni strani e più vividi o angoscianti del solito. Sono stati avviati anche diversi studi tuttora in corso sui sogni in epoca Covid e tutti concordano su un’ osservazione: il virus ha comportato un aumento dei sogni ricordati (più 35%), dei sogni con contenuto negativo (più 15%) e, soprattutto, ha reso i sogni più intensi, dettagliati e vividi.

Image

23-Aug-20 · Corpo e malattie organiche

Perchè il caldo ci dà alla testa

Le alte temperature rendono meno efficienti le funzioni cognitive e favoriscono i comportamenti aggressivi.

«Quanta gente maleducata e nervosa c’è in giro in questi giorni…sarà il caldo che dà alla testa!». È una battuta che sento spesso ultimamente. È detta in tono ironico, ma in realtà corrisponde a ciò che è comprovato anche dagli studi scientifici: le alte temperature hanno un effetto negativo sul nostro funzionamento cognitivo e anche sul nostro comportamento, rendendoci più aggressivi.

Image

23-Aug-20 · Corpo e malattie organiche

Il dèjà-vu, un affascinante errore della mente

Nel deja-vu una situazione che sperimentiamo per la prima volta viene erroneamente percepita come familiare.

«Ma io questo posto l’ho già visto!», «Questa scena si è già verificata!», «Queste parole le ho già sentite!»: siamo consapevoli di trovarci in un luogo in cui non siamo mai stati, o che ciò che accade non può essere già accaduto in passato, eppure percepiamo un senso di familiarità e una vaga inquietudine, mista a stupore e meraviglia. Si tratta del déjà-vu (“già visto”), un fenomeno affascinante della mente, per cui percepiamo una situazione come già vissuta anche se la stiamo sperimentando per la prima volta.

Image

11-Jul-20 · Corpo e malattie organiche

Le frasi terribili che (quasi) ogni malato di cancro si sente dire

Quasi tutti i malati di cancro si sentono dire prima o poi frasi insensibili e inopportune. Come reagire?

Uno dei problemi più frequenti che le persone malate di cancro vogliono discutere con me riguarda la condivisione della loro malattia con gli altri. Quasi tutti informano i familiari più stretti, mentre i dubbi maggiori riguardano altri parenti, amici, colleghi, vicini di casa, conoscenti, fino agli estranei. Molti hanno il timore di dover affrontare reazioni imprevedibili, domande scomode, commenti che potrebbero ferirli o aumentare la loro ansia, o di esporsi a possibili discriminazioni, così preferiscono tenere nascosta la malattia. Noi psicologi in genere cerchiamo di favorire la comunicazione con gli altri perché facilita le relazioni, permette di trovare un supporto nella rete sociale, evita lo stress di dover mantenere un segreto e il conseguente, necessario autocontrollo delle proprie emozioni, che aggiunge ulteriore stress. D’altra parte, ascoltando le esperienze dei nostri pazienti, è comprensibile la loro riluttanza ad esporsi e si percepisce ancor più nitidamente il carico che sono costretti a sopportare e che va ben oltre l’immaginabile.

Image

23-Jun-20 · Corpo e malattie organiche

Dipendenze da alcol, droghe e gioco d'azzardo: gli effetti del Covid

L'emergenza sanitaria da Coronavirus ha favorito un aumento delle condotte di abuso, rendendo manifeste anche problematiche prima sommerse.

Durante il lockdown si è osservato un notevole aumento dell’abuso di alcol, cocaina e gioco d’azzardo online. L’ansia, la solitudine e la noia dell’isolamento sociale sono infatti ancora più difficili da gestire per chi presenta queste problematiche, spingendo a rifugiarsi ancora di più nelle proprie modalità disfunzionali di gestione dello stress.
Le persone già in trattamento hanno avuto, inoltre, maggiori difficoltà ad accedere ai servizi (malgrado questi non abbiano mai cessato di funzionare), incrementando ulteriormente i rischi di ricadute. Ma la situazione particolare che abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo potrebbe aver generato anche nuovi casi di disturbo da uso di sostanze e dipendenze comportamentali, oltre a quelli già esistenti, favorendo il passaggio da un uso occasionale ad uno patologico.

Image

12-Jun-20 · Corpo e malattie organiche

Covid-19 e fase 2, la fatica di tornare alla normalità

Molti fanno fatica a tornare alla vita normale. Il lockdown ci rendeva meno liberi ma ci faceva sentire protetti.

All’inizio, l’improvviso obbligo a restare in casa ci aveva fatto arrabbiare, protestare, avvilire; l’unico desiderio era riappropriarci della libertà sottratta. Dopo qualche settimana, alcuni cominciavano a confessare, non senza un certo imbarazzo, che la cosa stava diventando sopportabile e persino piacevole. Nel momento in cui siamo stati di nuovo liberi di uscire, molti si sono scoperti inaspettatamente esitanti e non più così desiderosi di tornare alla normalità, cosa impensabile alcune settimane prima. Un finale sorprendente, insomma, ma non così strano se consideriamo che stare a casa ha significato, sì, doverci confrontare con la rinuncia, la mancanza o la noia, ma d’altra parte ci ha permesso di sentirci sicuri e protetti.

Image

12-Jun-20 · Corpo e malattie organiche

Coronavirus, se imparassimo ad accettare di essere fragili?

Il covid-19 ha messo in luce la condizione umana fragile e vulnerabile, che dobbiamo imparare ad accettare.

“Quando eravamo bambini, pensavamo che una volta cresciuti non saremmo più stati vulnerabili. Ma crescere vuol dire accettare la vulnerabilità. Essere vivi significa essere vulnerabili”. (Madeleine L’Engle). Vulnerabilità e fragilità sono parole con cui ho dimestichezza. Sono stata considerata una bambina fragile di salute, e poi fragile emotivamente, troppo sensibile per “sgomitare e farsi strada”. Ho studiato psicologia perchè volevo capire, e forse anche con la speranza segreta di fortificarmi, sempre in lotta con la mia vulnerabilità.

Image

12-Jun-20 · Corpo e malattie organiche

Mare, il disagio di stare in costume

Molte persone si sentono a disagio nel mostrare il proprio corpo al mare, a causa di modelli estetici frustranti e irraggiungibili

“Ho fatto la prova costume: mi stanno bene solo le ciabatte”, è una della vignette che circolano in questo periodo e che strappano un sorriso sul tema caldo dell’imminente stagione estiva: la forma fisica con cui ci presentiamo agli altri (e a noi stessi) al mare, svestiti e privi di tutto ciò che può coprire, camuffare, abbellire. Le battute fanno sorridere, ma la realtà è abbastanza inquietante: la maggior parte delle persone – donne, soprattutto – si sente a disagio nel mostrare il proprio corpo scoperto. Alcune sviluppano un vero stato d’ansia; troppe arrivano alla decisione estrema di rinunciare ad andare in spiaggia, a scoprirsi o a fare il bagno, vietandosi ciò che amerebbero fare, o costringendosi a soffrire il caldo doppiamente, coprendosi con qualche indumento.

Image

28-Apr-20 · Corpo e malattie organiche

Essere malati di cancro ai tempi del Covid

I malati oncologici affrontano uno stress ulteriore per l'emergenza Covid-19, ma possiedono anche risorse mentali maggiori sviluppate con la malattia.

«Questo virus è peggio del tumore. Per quanto grave, il mio tumore ormai lo conosco, ho un percorso da seguire, dei controlli da fare, del tempo per poter intervenire. Questo, invece, è un bastardo che ti assale all’improvviso e può essere ovunque!». Ma anche: «In fondo io mi ero già abituata prima col tumore a stare a casa e non veder gente. Anzi, mi sembra che, alla fine, sto reagendo meglio io di quelli che sono sani!».
Per i malati di tumore, l’emergenza Covid-19 ha aggiunto un ulteriore stress a una condizione di preoccupazione e precarietà con cui dovevano già fare i conti. D’altra parte, questa nuova situazione trova in loro persone forse più fragili fisicamente, sì, ma non di rado più forti psicologicamente della popolazione sana, perché hanno già dovuto sviluppare risorse: adattarsi, esercitare la pazienza, fare i conti col pensiero della morte. E, non a caso, sono quelle che hanno reagito con paura, certo, ma con meno comportamenti estremi e irrazionali rispetto a molti in piena salute.

Image

16-Apr-20 · Corpo e malattie organiche

Gli anziani e la percezione del rischio Coronavirus

Di fronte al rischio di contagio, molti anziani sono terrorizzati, altri appaiono incuranti del pericolo. I possibili motivi delle diverse reazioni.

Sono quelli che rischiano di più, perchè con più difficoltà possono superare le gravi complicazioni che l’infezione da Covid-19 può provocare; quelli di cui, nei primi momenti di diffusione del virus in Italia, si diceva, con sbrigativa brutalità, “Tanto muoiono solo i vecchi”; quelli per cui invece, subito dopo, si è sollevata l’indignazione, richiamando la necessità di uno sforzo collettivo proprio per proteggere loro, i nostri cari più fragili, i nostri familiari più indifesi. D’altra parte, sono anche quelli di cui ora molti lamentano i comportamenti irrispettosi delle norme: «Noi ci preoccupiamo per loro, e loro invece continuano a uscire!», «Vanno a fare la spesa tre volte al giorno per prendere un pezzo alla volta!», «Continuano a vedersi per giocare a carte davanti al bar, e senza mascherina!».

Image

02-Apr-20 · Corpo e malattie organiche

Coronavirus: distanza fisica, vicinanza emotiva

La distanza fisica obbligatoria ci priva del contatto ma ci fa scoprire altri canali di comunicazione.

Il contatto fisico è un bisogno fondamentale per la maggior parte degli esseri umani. Per i bambini è un’esigenza vitale, indispensabile per la crescita: i bimbi in orfanotrofio allevati senza carezze e abbracci, come osservava R. Spitz, riportano danni irreversibili nello sviluppo motorio, cognitivo e affettivo.
Il contatto fisico è lo strumento più potente per dare conforto a un bambino malato, per placare il dolore fisico ed emotivo. È la prima raccomandazione anche di fronte a un trauma terribile come la perdita di un genitore: abbracciare, stringere il bambino e accarezzarlo, stimola la produzione dell’ormone ossitocina che rilassa e allevia la sofferenza.

Image

02-Apr-20 · Corpo e malattie organiche

Essere donna, che dolore!

Le donne sentono maggiormente il dolore rispetto agli uomini, ma sopportano meglio sia il dolore fisico che  quello emotivo.

Sono più colpite dalle malattie croniche rispetto agli uomini, sentono il dolore con più intensità e ad una soglia più bassa, su di loro certi farmaci antidolorifici fanno meno effetto: la scienza ci fa scoprire oggi un quadro abbastanza sconfortante del modo in cui le donne percepiscono il dolore fisico.

Image

02-Apr-20 · Corpo e malattie organiche

Endometriosi, soffrire e non essere credute

Patologia ginecologica cronica e invalidante, l'endometriosi provoca intenso dolore e gravi conseguenze emotive, spesso non riconosciuti.

«Quante storie per un po’ di dolore, tutte abbiamo il ciclo e sopportiamo, prenditi una pasticca e finiscila!», «Non vieni a lavorare per il mal di pancia? Quante scuse pur di stare a casa!», «Questo dolore che lei sente durante i rapporti non ha spiegazione…perché non va da uno psicologo? Magari ha avuto un trauma che non ricorda», «Se non riesci a rimanere incinta ma non c’è una causa, è perché ci pensi troppo, oppure inconsciamente non lo vuoi».

Image

18-Mar-20 · Corpo e malattie organiche

Coronavirus, cosa dire ai bambini

Anche i bambini devono essere informati su quanto sta accadendo, con spiegazioni oneste ma anche messaggi di speranza.

«Per loro è tutta vacanza», «Non possono che essere contenti, niente scuola!», «Sono piccoli per capire»: come in ogni altra circostanza difficile, a noi adulti piace cullarci nella pia illusione che i bambini non si accorgano di nulla e proseguano sereni la loro vita quotidiana.

Image

18-Mar-20 · Corpo e malattie organiche

Coronavirus, consigli pratici per calmare ansia e panico

Alcuni esercizi e semplici comportamenti possono aiutare a placare l'ansia e staccare la mente dai pensieri negativi.

In questi giorni di preoccupazione per la situazione legata al Coronavirus, ho letto spesso inviti alla calma e al ridimensionamento dell’ansia, accompagnati dall’avvertimento che l’ansia abbassa le difese immunitarie esponendo quindi ancora di più ai rischi della malattia. L’affermazione di per sé è vera, ma a sua volta, nel modo in cui viene di solito formulata, diventa ancora più ansiogena e suscita anche senso di colpa nelle persone che più facilmente, di fronte a uno stress, reagiscono con intensa preoccupazione, ansia o panico.

Image

28-Feb-20 · Corpo e malattie organiche

Coronavirus, gestire la paura per affrontarlo meglio

Una paura moderata e sana, al contrario del panico irrazionale, permette di adottare i comportamenti efficaci contro il virus.

La chiamiamo comunemente “psicosi collettiva”, anche se il termine è improprio, ed è  l’insieme dei comportamenti scomposti e irrazionali di fronte ad un pericolo. La paura è un’emozione necessaria con una funzione positiva: avvertirci di un pericolo e renderci attenti e pronti a reagire per affrontarlo. Ma se la paura diventa eccessiva trasformandosi in panico, può diventare negativa e controproducente, portando a comportamenti non funzionali e ostacolando sempre più il ragionamento logico. È ciò che sta accadendo in questi giorni in seguito alla comparsa di focolai del virus Covid-19 in Italia, con circa 300 contagiati e purtroppo alcuni morti, determinando comportamenti convulsi e irrazionali dettati dalla paura che finiscono per aumentare il pericolo piuttosto che contenerlo, inducendo, ad esempio, ad accalcarsi nei supermercati per fare incetta di provviste proprio nel momento in cui è raccomandato  evitare gli assembramenti.

Image

06-Aug-19 · Corpo e malattie organiche

Libere di...dover essere belle

La pressione sociale a corrispondere a certi canoni estetici spinge a sottoporsi a interventi anche invasivi, pur di sentirsi belle e accettate.

«Apritemi il collegamento! Ciao Sara! Ecco, amici» – la conduttrice si rivolge eccitata agli ascoltatori – «oggi vedremo Sara, vent’anni, raggiungere finalmente la felicità! Assisteremo in diretta all’intervento con cui questa ragazza – che, poverina, ha solo una seconda taglia – potrà finalmente avere un bel seno! Ci vediamo dopo la pubblicità!». Inquadratura su Sara e il chirurgo che fanno “ciao” dalla sala operatoria. Applausi, incitazioni dal pubblico in studio. Pubblicità.

Image

23-Jul-19 · Corpo e malattie organiche

I tre fagioli di Giulia: il gusto di vivere a dispetto di tutto

Anche nel dolore e nella rinuncia, fermarsi ad assaporare il momento presente permette di continuare a godere della vita.

Resto sempre colpita dal modo con cui i miei pazienti malati oncologici riescono ad adattarsi alle progressive restrizioni imposte dalla malattia, mantenendo la stessa tenacia per ottenere quello che di volta in volta diventa sempre più piccolo, flebile e precario, e mantenendo la capacità di goderne lo stesso, a dispetto di tutto. Come Giulia coi suoi tre fagioli.

Image

18-Jul-19 · Corpo e malattie organiche

"Ora basta!", la malattia e la forza di cambiare

La malattia grave mette in evidenza i vuoti della nostra esistenza, ma diventa anche un potente motore di cambiamento.

A volte si manifesta con un’improvvisa, lucida consapevolezza e con una fermezza risoluta: «Adesso basta, ho deciso: si cambia». Altre volte nasce come una crisi inspiegabile, un periodo di dolorosa insoddisfazione o di ansia che sfocia in una presa di coscienza:  «Non ce la faccio più così, deve cambiare qualcosa».

Image

26-Jun-19 · Corpo e malattie organiche

La malattia del bambino, effetti sulla famiglia

La malattia di un bambino provoca ansia e sensi di colpa nei genitori e modifica le dinamiche familiari. Come reagisce ogni membro della famiglia?

La malattia di un bambino, anche quando è temporanea (una malattia infettiva, un intervento chirurgico, un trauma…), rappresenta una interruzione del normale ciclo vitale del bambino. Ancora di più, quando un piccolo soffre di una malattia cronica, come potrebbe essere il diabete, o l’asma, o una cardiopatia, si verificano nella famiglia delle dinamiche particolari. Tutti in casa subiscono lo stress della malattia e devono trovare un nuovo equilibrio.

Image

26-Jun-19 · Corpo e malattie organiche

Chirurgia estetica, gli aspetti psicologici

Le aspettative di chi si rivolge alla chirurgia estetica consentono di predirne i benefici o il rischio di un impatto psicologico negativo.

Prima di effettuare un intervento medico chirurgico a finalità estetica, il chirurgo plastico dovrebbe valutare le condizioni psicologiche del paziente, o, ancora meglio, avvalersi della collaborazione di uno specialista psicologo. Al di là delle più gravi patologie psichiatriche che costituiscono una controindicazione assoluta all’intervento, infatti, è comunque opportuno valutare insieme alla persona le motivazioni che spingono alla richiesta, nonché le aspettative sui risultati, per evitare interventi che non condurranno a un miglioramento del benessere del paziente. La chirurgia estetica è infatti in grado di suscitare  reazioni emotive molto forti; inoltre, l’ intensità della motivazione influenza anche il dolore post-operatorio e la durata della convalescenza.

Image

26-Jun-19 · Corpo e malattie organiche

Cancro, come reagire per affrontarlo

Cosa prova una persona che si ammala di cancro? E come dovrebbe reagire per affrontare meglio la malattia?

Non vogliamo neanche sentirne parlare; se qualcuno lo nomina, ci affrettiamo a toccare ferro (o altro…) e cambiamo discorso alla svelta. Lo chiamiamo a bassa voce “brutto male”, o “male incurabile”, come se non si potesse neanche pronunciarne il nome. Invece oggi molte forme di cancro si possono non solo curare, ma anche guarire, o le si può tenere sotto controllo con una buona qualità di vita, grazie ai miglioramenti di chirurgia, chemioterapia e radioterapia.

Image

26-Jun-19 · Corpo e malattie organiche

Riscoprire la vita grazie alla malattia

La malattia toglie tanto, ma per molti diventa anche occasione di riscoperta della vita e di crescita interiore.

«Vorrei poterlo dire a tutti e, se me lo permette, anche a lei, dottoressa. Vorrei dire questo: non fate come me! Non fate come me, che ho dovuto ammalarmi per capirlo, per cominciare finalmente a vivere come volevo. Non aspettate, non rimandate, fatelo prima, finchè siete in tempo per godervelo, e non abbiate paura di essere felici.».

Image

26-Jun-19 · Corpo e malattie organiche

Malattia e insonnia, che fare?

L'insonnia  accompagna spesso le malattie organiche e dipende da vari fattori. Scopri gli accorgimenti utili per favorire il sonno.

I disturbi del sonno  accompagnano spesso le patologie organiche. Possono dipendere da vari fattori: sede della malattia, effetti dei trattamenti, dolore, ma anche tensione, ansia o depressione. Al di là di un eventuale trattamento farmacologico da discutere con il medico, esistono alcuni semplici accorgimenti, alla portata di tutti, che possono migliorare sensibilmente il problema dell’insonnia e restituire almeno in parte alla persona un certo controllo sul proprio riposo.

Image

26-Jun-19 · Corpo e malattie organiche

La rabbia di essere malati: come gestirla?

La rabbia accompagna spesso le malattie gravi come risposta a frustrazione e dolore. Come gestire questa emozione sgradevole ma utile?

“Mi dà fastidio tutto!”, “Scatto per niente”, “Ma che mi succede, sono diventata cattiva!”.La “fase della rabbia” è molto spesso un passaggio obbligato quando si riceve una diagnosi di una malattia importante. Tipicamente, succede per malattie gravi come i tumori ma anche ad esempio il diabete, la sclerosi multipla, il morbo di Crohn, la celiachia, patologie cardiache e moltissime altre condizioni mediche che comportano un cambiamento significativo nella vita delle persone.

Image

26-Jun-19 · Corpo e malattie organiche

Le malattie psicosomatiche: messaggi dal corpo

Nelle malattie psicosomatiche, un contenuto psichico  produce cambiamenti in organi del corpo. Scopri il possibile significato dei vari disturbi.

Le malattie psicosomatiche sono caratterizzate da sintomi in cui è possibile rintracciare un’origine psicologica. Si basano sul meccanismo della somatizzazione: un contenuto psichico (emozioni e  affetti come rabbia, paura, insoddisfazione, delusione) produce un cambiamento in qualche organo del corpo, tramite il coinvolgimento del sistema ormonale e immunitario. Qualunque malattia, a dire il vero, potrebbe dirsi psicosomatica; se infatti vediamo l’essere umano come un’unità indivisibile di corpo e mente, è logico aspettarsi che contenuti emotivi possano ripercuotersi sul corpo, e che viceversa disturbi fisici provochino anche un disagio psicologico. Classicamente, però, ci sono malattie che sono considerate psicosomatiche per eccellenza: sono ad esempio l’asma bronchiale, l’ulcera peptica, la colite, la psoriasi.

Image

Signorina lei ha bisogno d'affetto

Scarica il PDF